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L'Ancona a Cesena, per far deragliare il treno bianconero

I dorici proveranno a fermare la marcia spedita dei romagnoli, in testa alla classifica ed imbattuti in campionato da due mesi. Tra i temi del match, l'interessante sfida a distanza tra Corazza e Spagnoli, gli attaccanti "on fire" dell'ultimo periodo nel girone B

Un esame di maturità. O forse una vera tesi, per laurearsi grande in un torneo che comunque mantiene i canoni dell’indecifrabilità, e non sembra proprio sbilanciarsi nell’esercizio di indicare una favorita, una formazione che potrebbe alzarsi sui pedali e staccare le altre. Sta di fatto che l’Ancona, domenica pomeriggio, farà visita ad un Cesena che dopo una partenza compassata, da due mesi non subisce una battuta d’arresto. L’ultima è stata a Fermo, poi sei vittorie e tre pareggi, con una sola variazione sul tema rappresentata dal derby romagnolo di Coppa - perso al “Romeo Neri” di Rimini – che è costata l’uscita di scena dalla competizione.

Mission “Impossible”? Anche no. Perché, in fondo, all’Orogel Stadium si presenterà una formazione che, nell’ultimo mese di incontri ha fatto...tredici. Tante le lunghezze incamerate dai biancorossi: meglio di loro solo – per l’appunto – la capolista Cesena a quota 16 e l’Entella seconda forza del torneo a 14. Cosa che peraltro non può che far tornare in mente proprio l’amaro epilogo di Chiavari, il quale avrebbe potuto disegnare una graduatoria diversa ed un bilancio differente in questa speciale classifica parziale relativa alle ultime sei uscite.

Di certo, sarà necessario calmierare la verve dei padroni di casa ad inizio gara, visto che nei primi venti, venticinque minuti la formazione allenata da mister Toscano tende subito ad imporre il suo gioco provando ad incanalare su binari favorevoli la gara. E se il treno bianconero prende velocità, poi sono guai: ha un finalizzatore come Corazza che ultimamente non sbaglia un colpo (tutto da seguire il confronto a distanza con Spagnoli, altro attaccante “on fire” del girone B), ed una volta avanti poi sfrutta la sua ottima organizzazione difensiva per ridurre quasi a zero i rischi di incassare gol. Lo dicono, in fondo, i numeri: perché se l’attacco dell’Ancona è il migliore della compagnia, la retroguardia romagnola da ottobre in avanti è stata bucata in campionato solo una volta (dal Fiorenzuola).

Diversi, insomma, gli spunti che il match di Cesena presenta. E con essi, anche motivi per guardare con realismo all’oggettiva qualità di chi capeggia la classifica e contestualmente con ottimismo alle chance dei dorici di strappare un risultato positivo. Le ultime news provenienti dalla Romagna parlano di un mister Toscano obbligato a rinunciare a Celiento e Coccolo, agli squalificati Mercadante e De Rose, a Cristian Shpendi aggregato alla Nazionale albanese ed anche a King Udoh bloccato da un problema muscolare proprio alla vigilia. Il tecnico biancorosso dovrà invece fare a meno di Mezzoni squalificato (Barnabà il sostituto naturale, ma non si escludono dirottamente da parte di altre pedine, tipo D’Eramo) e di Berardi.

Ai box anche Petrella, nelle vesti di motivatore in attesa di tornare a dare il suo contributo sul rettangolo di gioco: «Sono sicuro che i ragazzi disputeranno tutti una bella partita. Siamo cresciuti, è innegabile, lo si evince dalle piccole cose. Ci sono dieci squadre che affollano la classifica, ognuna con pochi punti di differenza. Il cammino dell’Ancona è lunghissimo, siamo entrati nella fase dove è fondamentale strappare anche un pareggio. Di certo non siamo e non ci sentiamo inferiori a nessuno».

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