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Castelfidardo-Castelnuovo Vomano, i commenti post match dei due allenatori

«Una vittoria ottenuta con la determinazione con il sacrificio – commenta il tecnico dei biancoverdi Manolo Manoni - con questa unità di intenti, questa applicazione, i risultati vengono»

Il Castelfidardo espugna il...”Mancini”. La vittoria per 3-2 contro il Castelnuovo, arrivata in maniera rocambolesca negli ultimi minuti e dopo uno svantaggio di due reti, costituisce indubbiamente un importante passo in avanti non solo in classifica, ma anche nella fiducia, incrinata dalle ultime due sconfitte incassate di misura nei derby con Porto d’Ascoli e Fano.
«Una vittoria ottenuta con la determinazione con il sacrificio – commenta il tecnico dei biancoverdi Manolo Manoni alla fine del match - con tanta forza di volontà e non era semplice perché abbiamo di fatto regalato i primi due gol, e venendo da due sconfitte, trovarsi nella condizione di dover risalire dal 2-0 non è affatto semplice, e serve tanto cuore per riuscirci. I ragazzi hanno dimostrato oggi di avere qualità, di poter stare tranquillamente in questa categoria: con questa unità di intenti, questa applicazione, i risultati vengono».

«All’inizio del secondo tempo siamo stati troppo frettolosi – prosegue il mister dei fidardensi - sarebbe stato necessario costruire con più calma ed amministrare meglio il pallone, ci siamo fatti forse prendere dalla frenesia di approfittare della superiorità numerica maturata alla fine del primo tempo per raddrizzare la partita, quando invece il Castelnuovo ha tenuto bene il campo. D’altronde avevamo preparato bene l’incontro in settimana, con la precisa volontà di portare a casa il risultato e la voglia di esultare era davvero tanta, troppa. Ed alla fine è arrivato un successo che vale tre punti, come tanti altri, ma ottenerlo in questa maniera può rappresentare una svolta, un cambio di passo dal punto di vista mentale: passare dall’inferno al paradiso nel breve volgere di pochi minuti può veramente dare una grande spinta alla mentalità del gruppo»

Il tecnico del Castelnuovo, Guido Di Fabio, pone l’accento sulla direzione arbitrale e sulla leggerezza commessa dalla sua squadra in occasione del rigore che ha aperto la gara ed ha lasciato gli abruzzesi con un giocatore in meno.
«C’è l’amarezza per quello che si è visto in campo nei primi 45’, quando stavamo dominando. Poi è capitato di tutto, dal penalty che ha riaperto l’incontro, all’espulsione che ci ha obbligato a giocare tutta la ripresa in dieci uomini, e nonostante questo, nel secondo tempo abbiamo tenuto bene rischiando pochissimo. Poi nel finale un rigore non dato a Ripa che, applicando lo stesso metro di giudizio del primo tempo, andava sicuramente fischiato, alcuni falli da “giallo” non sanzionati che considerando le ammonizioni già date avrebbero ristabilito la parità numerica...dispiace, molto, perché alla fine della partita usciamo sconfitti ma non meritavamo di perdere. Però è evidente che ci abbiamo messo del nostro: pur ritenendo ingiusto il rigore, si deve andare avanti senza perdere la testa, visto anche il vantaggio che ci eravamo costruiti, senza regalare un uomo agli avversari. In undici contro undici sarebbe stato diverso, abbiamo anche noi le nostre colpe – conclude Di Fabio - e degli errori commessi dobbiamo fare tesoro, perché episodi del genere non devono capitare più»

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