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Biagio, Pazzaglia prende il timone: «Tanti presupposti per fare bene»

Le prime impressioni del tecnico pesarese, neo mister del club chiaravallese, che in passato ha guidato Urbania, Group Castello, Vismara, Vis Pesaro, Castelfidardo e Fabriano Cerreto

Toccherà a Simone Pazzaglia risollevare una Biagio Nazzaro partita con il freno a mano tirato. I punti finora in cassaforte sono sette, che garantiscono una posizione a metà di una classifica cortissima, dove la differenza tra una posizione play-off ed una posizione play-out è rappresentata da appena due lunghezze. Ed al timone dei rossoblu si accomoda allora un tecnico che ha avuto, nel suo vissuto in panchina, particolare feeling con le realtà intenzionate a lottare nella parte alta della graduatoria, come testimoniano le vittorie a Pesaro, Città di Castello e Fabriano. «Ogni allenatore ha le sue caratteristiche – dice – e mi sento di poter dire che mi trovo più a mio agio con gruppi chiamati a rivestire un ruolo di primo piano nel campionato che disputano, piuttosto che lottare per tenere lontano i bassifondi della classifica».

Eri alla finestra, ora c’è l’avventura in un club che ha blasone ed ambizioni...
«Sì, effettivamente ero alla ricerca di una buona occasione per rientrare, dopo gli abboccamenti avuti in estate anche fuori regione (richieste dall’Eccellenza umbra ndr) ma ho preferito, anche per motivi lavorativi, declinare alcune offerte. Si è presentata questa opportunità, e l’ho colta al volo: conosco i giocatori, le squadre di un torneo molto competitivo come la Promozione, e da una prima analisi credo ci siano quattro-cinque formazioni molto ben attrezzate, come il Montecchio, l’Urbania, i Portuali e la Vigor. La sfida sarà inserirsi nel lotto delle migliori e lottarci ad armi pari».

Come è stato l’impatto?
«Direi buono. Dal punto di vista fisico la squadra sta bene, ed il merito va a Moriconi che mi ha preceduto ed allo staff. Ma anche sotto il profilo mentale ho visto un gruppo carico, motivato, che magari deve ancora smaltire le scorie di quel brutto 5-1 rimediato col Montecchio, però nel complesso mi sono piaciuti atteggiamento e voglia di ben figurare. E’ un punto di partenza importante, per il lavoro che ci attende»

Ha già un’idea della Biagio che sarà?
«Va fatta opera di sintesi tra le convinzioni che ogni allenatore ha e le caratteristiche dei giocatori, che non possono essere snaturate. E’ un lavoro che richiede tempo, ma il gruppo ha qualità ed esperienza, e ci sono tutti i presupposti per crescere in maniera costante nel gioco e nei risultati»

Il turno di riposo imposto dal calendario, prima del prossimo impegno in trasferta sul campo del Gabicce Gradara, in fondo un piccolo “aiutino” per prepararsi al meglio al debutto sulla panchina...
«Dico subito che il girone dispari non mi piace, perché comunque alla fine di ogni giornata non ti permette di avere un quadro completo della situazione. In questo caso, però, ci permette di avere una settimana supplementare per conoscerci meglio prima di scendere in campo. E la qualità dei nostri avversari rende il prossimo incontro un buon banco di prova, per capire subito su quali aspetti dobbiamo maggiormente concentrarci in futuro».

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