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Biagio Nazzaro, mister Malavenda dà il benvenuto a Ruzzier: «Ci darà una bella mano»

Il ventisettenne attaccante ex Sangiustese si aggrega alla squadra rossoblu, già in rampa di lancio in vista del primo impegno della stagione contro il Fabriano Cerreto in Coppa

E’ una Biagio Nazzaro con il motore già ‘caldo’ quella che vede avvicinarsi il primo ostacolo stagionale, costituito dal turno inaugurale della Coppa Italia di Eccellenza in programma domenica al Comunale di Chiaravalle. «Affronteremo un avversario ostico come il Fabriano Cerreto – dice il tecnico Giammarco Malavenda – guidato da un allenatore come Pazzaglia le cui squadre hanno sempre avuto una bella organizzazione di gioco»

Ma se i riflettori della società rossoblu sono principalmente puntati sul debutto di domenica ed sul successivo primo impegno in campionato con la Vigor, ad essere centrale è anche il tema mercato. I movimenti delle ultime ore hanno fatto registrare la partenza, per motivi di lavoro, del centrocampista Edoardo Cecchetti - che lascia Chiaravalle dopo sette anni - e contestualmente l’arrivo del ventisettenne attaccante Mattia Ruzzier, lo scorso anno alla Sangiustese.
«E’ un giocatore di categoria che non scopriamo certo noi – afferma il mister della Biagio – che ha anche un passato in categorie superiori (otto centri in serie D con la casacca del Porto Sant’Elpidio nella stagione 2019/2020 ndr). Sono convinto che ci potrà dare una bella mano nel reparto avanzato, e che non avrà problemi di inserimento: la nostra forza è sempre stata quella di avere un gruppo compatto, capace di superare insieme le difficoltà. Chiaramente Ruzzier dovrà trovare la miglior condizione ed entrare nei meccanismi di gioco, ma sono convinto che saprà mettere in mostra le sue qualità e rendere al meglio».

Il match di Coppa contro Fabriano costituirà, alla fine, la prova generale per l’inizio del campionato di Eccellenza. E permetterà anche allo staff tecnico di capire quali sono gli ultimi aspetti da ‘ottimizzare’ prima del fischio d’inizio.
«Non mi aspetto la perfezione, perché so già che commetteremo degli sbagli – conclude Malavenda – sebbene ogni allenatore speri che siano sempre pochissimi. Ma questo ci permetterà di capire anche su cosa lavorare per correggere nell’immediato questi errori e presentarsi così al primo impegno in campionato nel miglior modo possibile».

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