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Fabriano atteso a Chiaravalle, Pazzaglia studia una Biagio ferita

Il tecnico del Fabriano Cerreto definisce "la peggior avversaria possibile" la squadra di Malavenda. «Sicuramente - dice - vorranno cancellare con una grande prestazione i sette gol subiti a Jesi»

Quella proposta dal calendario nella decima giornata, a Chiaravalle, è una sfida densa di significati per Biagio Nazzaro e Fabriano Cerreto. Due squadre accomunate dalla situazione di classifica che non fa dormire sonni troppo tranquilli - rispettivamente a quattro e cinque punti dalla zona tranquillità – ma che si presentano all’appuntamento con stati d’animo diametralmente opposti. Da una parte i padroni di casa reduci dalla disfatta di Jesi, con uno 0-7 che ha scosso l’ambiente chiaravallese in netta controtendenza rispetto ai segnali positivi arrivati nelle ultime uscite, e dall’altra un Fabriano caricato dalla prima vittoria in campionato, giunta nel match casalingo contro la quotata Valdichienti Ponte dopo i tre punti raggranellati nelle prime sette uscite.

«Forse la peggior partita che ci poteva capitare – esordisce il tecnico del Fabriano, Simone Pazzaglia – perché ci troveremo di fronte una Biagio ferita, desiderosa di cancellare con una grande prestazione la pesante sconfitta dell’ultima partita. Il passivo è stato pesante, ma non c’è una differenza di valori così marcata tra le due squadre, proprio no. Seppur con proporzioni diverse, è una situazione quasi identica a quella che abbiamo vissuto domenica dopo i quattro gol incassati nella trasferta sul campo dell’Atletico Ascoli una settimana prima. Ecco, speriamo che la storia – a parti invertite – non si ripeta...».

Per il Fabriano, i tre punti casalinghi ottenuti con il successo su misura contro il Valdichienti hanno rappresentato soprattutto una bella iniezione di fiducia dopo le difficoltà incontrare nella prima parte di stagione. Legate soprattutto alla...quota infortunati, che ha pesantemente condizionato il cammino della squadra di mister Pazzaglia.
«Questo per noi è una sorta di anno zero – commenta il tecnico – con la scelta di puntare prevalentemente sui giovani, ma ciò non toglie che i problemi fisici che diversi giocatori hanno accusato ci abbiano costretto a lavorare sin da subito in emergenza. Ci siamo ovviamente anche complicati la vita da soli, sbagliando ad esempio un paio di rigori, ma dopo quasi un terzo di campionato non essere ancora riusciti a schierare quella che ritenevamo potesse essere la formazione tipo ha il suo peso. Abbiamo ancora fuori Marengo, e Tizi (entrato in corsa domenica ed autore del gol vittoria ndr) al momento non si allena. La partita di Chiaravalle sarà importante anche sotto il profilo mentale, perché ci metterà ulteriormente alla prova nel fronteggiare e superare questa situazione di difficoltà. E ci sarà da soffrire: quello che già ad inizio stagione sapevamo che avremmo dovuto fare quest’anno».

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