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Cori, fumogeni e bandiere: l’Ancona si presenta al Porto Antico sotto gli occhi di San Ciriaco

Si è tenuta la presentazione ufficiale della formazione dorica. Presente il patron Tony Tiong e il sindaco Valeria Mancinelli

ANCONA- Nel suggestivo scenario del Porto Antico, con lo sguardo dall'alto di San Ciriaco in cima al colle Guasco, è iniziata ufficialmente ieri sera (18 agosto) la stagione sportiva 2022-2023 dell’Ancona con una presentazione ufficiale (trasmessa anche dai media partner Radio Tua e Tvrs) da brividi. Tra sciarpe, bandiere e cori, il primo bellissimo in onore dell’indimenticato ultras Roberto Paci scomparso nel 2010, sono stati presentati dallo speaker Roberto Cardinali tutti i dirigenti, tecnici e calciatori biancorossi (il centrocampista Emanuele Gatto è stato nominato capitano) che hanno ricevuto l’abbraccio della tifoseria, accorsa in più di duemila unità. Presente al gran completo l’organigramma societario, dal patron Tony Tiong fino al socio di minoranza Mauro Canil passando per gli amministratori delegati Roberta Nocelli e Roberto Ripa. Con loro, tra gli ospiti, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli (esposto dai tifosi lo striscione “No al calcio spezzatino” contro il calcio moderno che rende difficile coltivare la passione popolare, essenza del pallone) il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore allo sport Andrea Guidotti. Sul palco, naturalmente, anche il ds Francesco Micciola e il tecnico Gianluca Colavitto visibilmente emozionato.

Le nuove maglie

Sul finire del vernissage sono state consegnate le magliette ufficiali al sindaco e all’assessore. Con la prima casacca rossa indossata dalla squadra, la stessa già mostrata nel video social dallo storico capitano Massimo Gadda, a Guidotti è stata consegnata la divisa bianca con il 30 sulla schiena simboleggiante i trent’anni dalla prima mitica promozione in Serie A del giugno ’92 a Bologna (quel giorno al Dall’Ara la squadra indossava, appunto, la casacca bianca). La vera sorpresa ha riguardato la terza maglia, indossata per la prima volta dalla Mancinelli, con il numero 1.

 Foto di gruppo-9

I colori scelti sono stati il giallo e il rosso così come quelli della bandiera del “libero comune di Ancona” (rossa con una croce d’oro ancora oggi vessillo del capoluogo marchigiano) che, secondo la tradizione, fu donata dall’imperatore bizantino Manuele I Comneno per ricompensare Ancona delle fedeltà a lui dimostrata. C’è anche un precedente storico. Nel 1932 una nuova fusione cambiò i colori sociali della società: l'Unione Sportiva Anconitana Bianchi, sorta dall'unione con la Emilio Bianchi, sostituì il giallo al bianco nell'accostamento al rosso proprio per i motivi appena citati.

«Abbiamo una squadra forte»

Non ha nascosto le sue sensazioni: «E’ uno spettacolo pazzesco che mette i brividi. Basta guardarsi in giro per capire le emozioni che questa piazza è in grado di trasmettere. Abbiamo una squadra forte e possiamo toglierci belle soddisfazioni. Se sogno la Serie B? Ognuno di noi vuole vincere quando vive attimi del genere». Una battuta anche sul centro sportivo, a proposito dei sogni: «Ho visto che le ruspe hanno iniziato a pulire la zona designata. Penso proprio che vedremo nascere qualcosa di importante».

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