Ancona, tre punti nel segno di Moretti: patron Canil ringrazia i tifosi dorici
In sala stampa un soddisfatto patron Mauro Canil ha ringraziato i tifosi anconetani per il tifo incessante. Felice anche mister Colavitto che ha esaltato la crescita della squadra. Il match winner Moretti ha spiegato, invece, la sua espulsione
I tre punti conquistati dall’Ancona Matelica ai danni dell’Olbia, 2-1 con doppietta di Moretti e gol sardo di Ragatzu, hanno portato grande felicità nell’ambiente biancorosso. A testimonianza di tutto questo sono arrivate le parole, nel dopo gara, di patron Mauro Canil che ne ha approfittato per ringraziare i tifosi dorici del tifo incessante messo in mostra dal primo all’ultimo minuto:
«Era la mia prima partita in casa e non posso negare di essermi emozionato – ha confessato dopo essersi complimentato con i giocatori negli spogliatoi – Vedere tutta questa gente al Del Conero per tifare la squadra è fantastico, mi sono venuti i brividi. Dal campo si è percepito il calore dei tifosi che ha trascinato nei momenti fondamentali. Andarli personalmente a ringraziare a fine gara mi è sembrato il minimo». Soddisfatto anche mister Gianluca Colavitto che ha esaltato la crescita complessiva della sua squadra: «I ragazzi stanno bene, me ne ero già accorto nel corso della settimana. Non ci fermiamo, dobbiamo lavorare con questa serietà e con questo impegno ma con i tre punti ottenuti si guarda al futuro con più ottimismo.Il primo tempo non è tutto da buttare, bisogna crescere in fase di finalizzazione soprattutto nell’ultimo passaggio quando dobbiamo mandare in porta il compagno. In fase difensiva abbiamo concesso troppe ripartenze e quando davanti trovi attaccanti di grande corsa come Ragatzu e Udoh certe cose vanno evitate».Moretti, invece, ha spiegato cosa accaduto al momento dell’espulsione: «Un loro giocatore ha dato uno schiaffo a Faggioli a terra e mi sono sentito di difenderlo. Io non ho toccato nessuno ma l’arbitro sostiene il contrario. Mi dispiace tantissimo, soprattutto per lasciare la squadra da sola».