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Niente più Matelica, da oggi sarà soltanto Ancona: l'annuncio durante il trentennale della Serie A

Ufficiale il cambio di denominazione dei dorici promesso un anno fa. Cori, applausi ed emozioni per tutta la durata dell’evento

ANCONA- Mauro Canil ha mantenuto la promessa fatta circa un anno fa alla Mole Vanvitelliana. Non si chiamerà più Ancona Matelica bensì Us Ancona la formazione dorica che affronterà il prossimo campionato di Lega Pro. L’annuncio del cambio di denominazione è stato dato dal presidente onorario biancorosso Mauro Canil nel bel mezzo di “Trent’Anni”, il trentennale della prima Serie A conquistata dai biancorossi il 7 giugno del 1992 al Dall’Ara di Bologna. Presenti, per quel che concerne l’attuale organigramma, anche la dg Roberta Nocelli, l’ad Roberto Ripa e il consigliere Antonio Postacchini. In videomessaggio, da Hong Kong, è arrivato il saluto del patron Tony Tiong. A rappresentare invece il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli in visita al Del Conero il segretario generale Emanuele Paolucci (nella foto sotto). Espletate le pratiche burocratiche, presto sarà completato anche l’iter per l’iscrizione al prossimo campionato. L’ultimo passo, quindi, di un percorso iniziato il 15 giugno scorso che ha riportato il capoluogo marchigiano tra i professionisti dopo l’ultima volta.

 Emanuele Paolucci-2.

L’esibizione con la Nord

L’evento si è aperto con l’esibizione delle vecchie glorie protagoniste della grande cavalcata nella stagione 1991-1992, insieme a qualche calciatore dell’Ancona di oggi (Avella, Rolfini, Ruani, Moretti, D’Eramo, Faggioli e Di Renzo), contro una selezione dei ragazzi della Curva Nord tra cui l’ex Anconitana dell’ultima stagione in Eccellenza Thomas Marzioni. A guidare dalla panchina i biancorossi artefici dell’impresa il tandem composto da Vincenzo Guerini e Gianluca Colavitto. Un binomio ieri-oggi che ha emozionato i presenti. A proposito di questi, tanti sostenitori reduci proprio da quella leggendaria trasferta di Bologna che hanno rimembrato il loro passato. Terminata la sgambata la serata è proseguita con la cena a bordocampo grazie alla presenza di alcuni street food e con il palco allestito sotto la gradinata Maurizio Neri con interviste, aneddoti, racconti curati dalle voci di Paolo Papili e Andrea Carloni.

Simboli per sempre

Applauditissimo il capitano per sempre Massimo Gadda, presente con l’immancabile numero otto sulle spalle: «L’emozione è grandissima, dopo trent’anni fa sempre un certo effetto essere qui e riabbracciare una città che ci ha dato tantissimo. Ancona è stata l’emozione più grande della mia vita calcistica, sono stato anche in altri posti ma ciò che ho provato all’ombra del Conero resta impareggiabile. Abbiamo lasciato qualcosa a questa gente e tutto questo ci rende orgogliosi». Visibilmente emozionato anche mister Guerini: «Non so spiegarmi il legame che unisce me e questa città. Certe cose non le capisci se non le hai provate e un evento del genere non può che simboleggiare quanto di profondo è stato costruito in quell’annata. Ancona è stata una tappa determinante nella mia carriera è una seconda pelle e sarà bellissimo, magico, ritrovarsi tutti insieme a festeggiare».

 Squadra Ancona-2

Il saluto del sindaco

Attraverso i propri social anche il sindaco Valeria Mancinelli (presente anche l’assessore allo sport Andrea Guidotti) ha voluto omaggiare la ricorrenza: «Sono trascorsi 30 anni dalla prima promozione in serie A dell'Ancona. Ognuno di noi, appassionato di calcio o non appassionato, ricorda l'entusiasmo dell'intera città e del territorio per quell'impresa sportiva storica. Si, storica, termine abusato ma inevitabile e appropriato nel raccontare quello che è successo agli inizi degli anni Novanta. Saluto e ringrazio i protagonisti del trionfo che stasera si ritrovano allo Stadio Del Conero per festeggiare insieme ai tifosi e alla nuova società, che ha ridato fiducia e speranza alla tifoseria. Ci saranno anche i giovani ed i bambini, che non hanno vissuto direttamente quegli eventi, ma che possono conoscere quanto con impegno e caparbietà si raggiungono risultati importanti. Siamo gente di mare».

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