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Moretti chiarisce: «L'esultanza? Era rivolta al ds Micciola»

L'attaccante dorico parla del gesto fatto dopo aver segnato il 2-0. «Era un scommessa col direttore, che segue la partita dietro la porta: non ho mai mancato di rispetto a nessuno, e non è mia intenzione cominciare adesso»

La sua esultanza con il dito davanti alla bocca non è passata inosservata. Al punto che, tanto al “Del Conero” quanto nei commenti sui social, qualcuno sembra non abbia particolarmente gradito. E’ Federico Moretti, con grande serenità, a smorzare sul nascere ogni tipo di polemica, per giunta in una giornata particolarmente importante come quella del suo primo gol casalingo in stagione. L’attaccante biancorosso aveva già segnato ad Olbia, e finalmente ha potuto festeggiare insieme al pubblico dorico. «Mi è stato detto che la mia esultanza è stata fraintesa – ha detto Moretti – ma ci tengo a chiarire subito che la mia intenzione non era assolutamente quella di mancare di rispetto a qualcuno. Il mio gesto era rivolto al direttore Micciola, con cui c’era in ballo una scommessa. Siccome come sua abitudine era proprio dietro la porta, fra i fotografi, mi sono rivolto verso di lui. Non ho mai mancato di rispetto a nessuno, figuriamoci se voglio iniziare adesso. Se è passato un altro messaggio, chiedo scusa”.

Parentesi chiusa, si guarda avanti. Come Moretti fa sempre, pressando la retroguardia avversaria, con la speranza di indurli in errore. Ed è precisamente quello che è capitato in occasione del 2-0. «Per le mie caratteristiche sono abituato ad andare sempre a pressare – conferma – per sfruttare eventuali errori dei difensori. Quando ho visto che Checchi avrebbe passato la palla indietro sono partito deciso e sono riuscito a toccare con un attimo di anticipo sul portiere. A quel punto ho aspettato il rimbalzo per calciare con calma. Volevo essere certo di non sbagliare. Sono contento perché per un attaccante il gol è la cosa più importante. Quando non segni per tante partite come nel mio caso, per sfortuna ma anche per miei errori, psicologicamente diventa un peso. Finalmente sono tornato a metterla dentro e questo spero che mi aiuti e mi dia fiducia anche per le prossime partite».

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