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Ancona, al "Del Conero" per battere l'Alessandria (e l'emergenza infortuni)

Mister Colavitto perde Spagnoli (trauma distorsivo al ginocchio), mentre Simonetti resta in dubbio nel match contro i piemontesi che in trasferta - tra campionato e coppa - sono in serie positiva da due mesi

Dopo l’acquazzone, c’è sempre un rassicurante arcobaleno. Ma per ora, in casa Ancona, l’ombrello resta aperto. Non aver adeguatamente sfruttato la sfida interna con la Torres ed aver fallito l’esame Carrarese nel turno infrasettimanale ha fatto scivolare i biancorossi in classifica, ma a rendere l’orizzonte tetro ci sono anche la notizie provenienti dall’infermeria. Tutt’altro che confortanti per quello che riguarda Alberto Spagnoli, uscito a venti minuti dalla fine nel match disputato martedì pomeriggio in Toscana. L’esito degli esami ha scongiurato lesioni gravi da richiedere l’intervento chirurgico, ma per rivedere in campo il bomber ci sarà comunque da aspettare, visto che il trauma distorsivo al ginocchio destro terrà l’attaccante ai box fino alla fine dell’anno. Una tegola non di poco conto per mister Colavitto, considerando che la contuinità realizzativa della punta di Pordenone ha rappresentato una delle incrollabili certezze dell’Ancona, portando in dote gol decisivi traducibili in punti pesanti.

Se a questo si aggiungono le noie muscolari che stanno tenendo Paolucci fermo da un mese e mezzo e la botta alla mano che mette in dubbio la presenza di Simonetti nel match di domani contro l’Alessandria, il quadro che emerge non è dei più allegri. A rappresentare un parziale sollievo c’è il rientro nei ranghi di Petrella, il cui minutaggio povero è da imputare alle reiterate noie fisiche che lo hanno condizionato dall’avvio di stagione. Ma ciò non toglie che nella sfida ai piemontesi – e nelle successive tre gare con Rimini, Recanatese e Siena - sul versante offensivo sarà necessario adottare un piano B. Che prevederà l’utilizzo di un sostituto naturale di Spagnoli, come Mattioli, oppure l’accentramento di un esterno d’attacco il quale fungerà da “falso nueve” o, per usare una terminologia vintage, di centravanti tattico.

L’avversario proposto dal calendario per il turno numero diciassette è l’Alessandria, al centro delle trattative per il passaggio di consegne societario sfumato all’ultimo secondo (Luca Di Masi resta al comando e proseguirà nel lavoro volto a garantire la corretta continuazione del campionato) ma che resta in vendita, con alcuni acquirenti – anche di profilo internazionale - interessati a rilevare il club. Squadra da prendere rigorosamente con le molle, vista la sua attitudine ad essere più performante in trasferta che non tra le mura amiche. Lo dimostra la serie di cinque risultati utili consecutivi inanellati negli ultimi impegni esterni in cui ha subito appena una rete (incassata nella vittoria 2-1 a Lucca, a cui vanno aggiunti l’1-0 sul campo del San Donato Tavarnelle ed il triplo 0-0 con Vis Pesaro, Fermana e Fiorenzuola), striscia che si allunga mettendo nel conto il 2-1 dello “Speroni” di Busto Arsizio alla Pro Patria, valevole per il secondo turno della coppa di categoria. In una classifica che presenta un cratere di sette punti tra la prima e la seconda metà, servirà il bottino pieno per non perdere ulteriormente contatto con le migliori. Si parte alle 14.30, direzione di gara affidata a Edoardo Gianquinto di Parma, con gli assistenti Matteo Cardona di Catania e Luca Capriuolo di Parma e Daniele Aronne di Roma 1 in qualità di quarto uomo.

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