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Ribichini, 200 volte biancazzurro in un Marina che stupisce

La gara di domenica, che ha visto la formazione di Mariani prevalere sul Grottammare, ha coinciso con la presenza numero 200 del trentacinquenne centrocampista con la casacca del Marina Calcio

Duecento volte Alessio Ribichini. La partita di domenica contro il Grottammare non solo ha rinsaldato il primo posto dei biancoazzurri nel torneo di Eccellenza, ma ha anche fatto registrare l’importante traguardo del trentacinquenne centrocampista della formazione di Nico Mariani, uno dei tre “reduci” della squadra che sette anni fa concluse al primo posto il campionato di Promozione, accomodandosi in Eccellenza.

Targa ricordo e maglietta celebrativa. E ti hanno tenuto nascosto tutto…
«Vero. Sono stati bravi – ride – perché hanno organizzato tutto senza che me ne accorgessi. Però, in questa maniera, il momento della premiazione è stato ancora più bello, proprio perché inaspettato».

Ancora più bello perché inaspettato” si abbina bene anche al primo posto del Marina. Però, di questo, le altre squadre se ne stanno accorgendo…
«Diciamo che partire senza grandi ambizioni e favori del pronostico per poi stupire è diventata una piacevole consuetudine qui a Marina. Io sono qua da nove anni, ed è sempre stato così: ogni anno proviamo a sorprendere, e spesso ci siamo riusciti».

Ma un’idea su quale potrebbe essere la vostra possibile collocazione nel torneo ve la siete fatta?
«No. Però farsela era complesso già alla vigilia, con la regola del terzo Under in campo che ha comunque modificato le strategie al momento dell’allestimento delle varie rose. Ora, dopo un mese di campionato, siamo ancora in una fase...intermedia, in cui alle previsioni di inizio campionato si sommano i primi riscontri dei risultati. Questa Eccellenza si sta confermando livellata verso l’alto, con squadre come Vigor e Colli che secondo me hanno le carte in regola per stare davanti a tutti. Poi però ripenso al Valdichienti, che contro di noi ha giocato un primo tempo incredibile per qualità ed intensità, ed è laggiù in basso con solo quattro punti: e capisci che, quindi, fare valutazioni è prematuro».

Partenza lanciata, cinque partite e vetta a punteggio pieno. C’è un segreto?
«Sì, ma non è tale. Marina è una piccola realtà, senza particolari obiettivi da raggiungere a parte il mantenere con una certa tranquillità la categoria, con un allenatore bravo ed ambizioso. Questa mancanza di pressione, che accomuna senatori e ragazzi più giovani, aiuta molto a giocare senza grosse tensioni ed a dare il meglio. Poi è chiaro, nessuno vuole perdere...».

Propositi per il futuro?
«Un girone di ritorno migliore di quelli passati. Generalmente caliamo. Ci stiamo lavorando».

Ultima curiosità: il passaggio di fascia tra te e Maiorano al momento del tuo ingresso in campo domenica…
«Io e Marco siamo arrivati insieme al Marina, ci conosciamo da tantissimo tempo. Quando sono entrato si è levato la fascia di capitano per darmela. Diciamo che un cosa del genere non è contemplata dal regolamento, ma l’arbitro è stato gentile. Ha capito ed ha fatto finta di niente».

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