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Serie B: Tempo di considerazioni in casa General Contractor Jesi

Tempo di considerazioni finali in casa General Contractor con Max Del Conte, socio di maggioranza della neonata Basket Jesi Academy, che traccia un bilancio della stagione appena conclusasi

Tempo di considerazioni finali in casa General Contractor con Max Del Conte, socio di maggioranza della neonata Basket Jesi Academy, che traccia un bilancio della stagione appena conclusasi.

“Sono molto soddisfatto di come è andata questa prima annata a Jesi della nuova società. Abbiamo iniziato con un inevitabile scetticismo di una parte della piazza ma con una seria programmazione, tecnica e societaria, abbiamo creato i presupposti per inquadrare al meglio i nostri obiettivi e traguardarli, con una fiducia ed una partecipazione crescente da parte degli sportivi jesini”.

Fare basket in una piazza nuova, seppur di grande tradizione nazionale visti i molti anni di serie A, e ripartire in un momento difficile è stata dura?

“Direi di no – prosegue Del Conteè stata una sfida che con gli altri soci, Daniele Ciaccafava in primis, abbiamo accettato con entusiasmo. Da sola l’Aurora non ce l’avrebbe fatta ed allora abbiamo deciso, in un clima di pericolosa indifferenza generale, di contribuire con il nostro lavoro e le nostre risorse a fare in modo che a Jesi il basket potesse avere un futuro. Abbiamo capito che la piazza andava rivitalizzata costruendo un roster che potesse riportare gli sportivi al Palas e l’abbiamo affidata ad un coach di assoluto livello come Marcello Ghizzinardi. La sua mano, anche nella parte finale e decisiva di stagione, si è notata ed ha fatto si che la squadra potesse superare le tante minacce incontrate sulla strada dell’ottenimento della B nazionale”.

All’inizio la piazza ha reagito in modo molto tiepido:

Normale fosse così – ammette Del Conte – il Covid e le difficoltà hanno disabituato gli sportivi a frequentare i Palasport ma quando la gente ha iniziato a capire che le nostre erano intenzioni serie ed organizzate e la squadra ha inanellato una serie di risultati positivi i gradoni del Pala Triccoli hanno iniziato a riempirsi, di colori e di un tifo sano che ha sostenuto la squadra in maniera entusiasta e corretta”.

E’ servita l’appendice dei “play in” per traguardare l’obiettivo stagionale, qualche rimpianto?

“Rimpianti no – continua Del Conte – la serie con Matelica, difficile contro un avversario molto complicato per il suo valore attuale, ci è servito a convincerci della solidità del nostro gruppo, anche nelle difficoltà e nonostante qualche piccolo scherzo della cattiva sorte come l’infortunio di Filippini. Detto ciò rimango dell’idea che forse, se avessimo dimostrato un pizzico di continuità in più, saremmo potuti stare al livello delle grandi e giocarci i play off. Ma è inutile per me pensare a ciò che non è stato perché ci distrarrebbe dal tanto di buono che abbiamo dimostrato lungo questa annata, nel girone più difficile di tutta la serie B, con la vicenda Firenze che ha tra l’altro falsato la classifica finale”.

Ora un po’ di riposo e poi si riparte per programmare la prossima stagione:

"Si adesso ci prendiamo un po’ di meritato relax e poi penseremo a programmare il prossimo anno, in un campionato più difficile e impegnativo in cui vogliamo farci trovare comunque pronti per ben figurare, come Jesi merita. Ripartiremo da alcune certezze con l’obiettivo di far bene, c’è un entusiasmo da cavalcare e da incrementare perché anche il “play in” con Matelica ci ha dimostrato che il pubblico che siamo stati bravi a ricostruirci si aspetta segnali positivi. Abbiamo riportato al Palas le famiglie del nostro settore giovanile, vorremo rinnovare una presenza nelle scuole per coinvolgere studenti di ogni età, la fiamma della passione a Jesi si è solo affievolita e mai spenta e sta a noi farla tornare ad accendersi, nella sua parte sana. Mi piace concludere facendo notare che quest’anno la nostra società non ha ricevuto nemmeno un euro di multa e questo è un valore che ci indica che, anche dal punto di vista del tifo , siamo sulla strada giusta. Come più volte ribadito le porte del Pala Triccoli sono spalancate per tutti quegli sportivi che hanno a cuore le sorti del basket jesino. Noi siamo qui anche e soprattutto per loro”.

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