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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bando per il Dorico, è sfida a tre: l'Anconitana compete con il Pietralacroce e il rugby

Chiusa la prima fase, ora via alle offerte: oltre al club biancorosso aspirano alla gestione dell'impianto cittadino altre due società tra cui l'Unione Rugbistica Anconitana

La Giovane Ancona non parteciperà al bando per la gestione del Dorico: l’annuncio è arrivato dagli stessi vertici della scuola calcio. Tuttavia, sono tre i sodalizi che ambiscono allo stadio cittadino, in corso di restyling, e hanno presentato la manifestazione d’interesse entro la scadenza dei termini: oltre all’Anconitana, ci sono l’Asd Pietralacroce che milita in Seconda Categoria e l’Unione Rugbistica Anconitana. Ora avranno tempo fino al 3 agosto per presentare le offerte: il giorno successivo, a mezzogiorno, verranno aperte le buste e poi verrà pubblicata la graduatoria. 

La novità riguarda l’Ura, l’Unione Rugbistica Anconitana, che in un comunicato ha spiegato le ragioni della scelta di partecipare al bando: «Tutti noi siamo tifosi dell’Anconitana e ritenendo la gestione dell’impianto una componente molto faticosa, vorremmo sgravare la stessa società da questo grande onere, così da potersi pienamente dedicare al settore tecnico. Nelle strutture si giocherà solo a calcio, salvo indicazioni diverse. Il Dorico è la casa dell’Anconitana indipendentemente dalla gestione: se dovessimo vincere il bando, le ore di utilizzo saranno demandate da questa società all’Ufficio sport che dividerà le stesse secondo le richieste». 

Si chiama fuori, invece, la Giovane Ancona: «Non partecipiamo: non ci sarebbe spazio per i nostri ragazzi» scrivono il patron Sergio Schiavoni e il presidente Diego Franzoni. «La Scuola Calcio Giovane Ancona ha valutato molto attentamente in questi giorni la partecipazione al Bando per il Dorico. Questo perché il nostro obiettivo primario è fornire le strutture più adatte e le migliori possibilità per la crescita umana e sportiva dei nostri ragazzi. Lo stadio simbolo della città rappresenta, per chiunque ne avrà la gestione, un vero onore oltre che una grande responsabilità. E' proprio per l'interesse superiore dei nostri giovani atleti - annuncia Schiavoni - che rinunciamo a partecipare». «La decisione è sofferta, ma condivisa con la famiglia Schiavoni e la nostra dirigenza - conferma Franzoni - nel caso avessimo vinto il bando, la clausola che prevede di dover assegnare il 50% della fruizione dell'impianto alla prima squadra della città avrebbe ridotto in maniera eccessiva il tempo a disposizione per gli allenamenti dei nostri baby tesserati. Poter fare l’attività solamente dalle ore 18.30 alle 20.00, dal lunedì al venerdì, sarebbe stata una condizione impraticabile per la Giovane Ancona e i nostri ragazzi. Il nostro primo obiettivo è portare il maggior numero possibile di giovani a giocare, divertirsi e sviluppare il loro potenziale: abbiamo bisogno di poterci concentrare al 100% sulla loro educazione, dentro e fuori dal campo. Riteniamo che la gestione del Dorico, a queste condizioni, non ci permetterebbe di perseguire pienamente questo risultato. Ci auguriamo comunque che al Dorico, ristrutturato con denaro pubblico, avranno accesso e potranno giocare le future generazioni della nostra città». 

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