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Ripescaggi in D, il presidente Cellini tifa Anconitana: «Nessuno vanta la sua identità»

Il numero uno del Comitato Regionale Marche è intervenuto su Radio Tua per chiarire cosa succederà dopo la decisione della Figc di stoppare il calcio dilettantistico

Promozione assicurata per le prime classificate, blocco delle retrocessioni e poi i ripescaggi per colmare le carenze negli organici. E’ la linea che verrà adottata dal Consiglio federale della Lega Nazionale Dilettanti, chiamato a riunirsi venerdì a Roma dopo la decisione della Figc di chiudere definitivamente e in anticipo tutti i campionati dilettantistici di calcio, dalla serie D in giù. Il tema coinvolge da vicino l’Anconitana, seconda in Eccellenza alle spalle del Castelfidardo che, dunque, salirà in D. I dorici, però, possono sperare nel ripescaggio. Le chance sono elevate e a fare il tifo per i biancorossi c’è anche Paolo Cellini, presidente del Comitato Regionale Marche che, intervenuto su Radio Tua, ha detto apertamente: «Rappresenta un capoluogo di regione, ha uno stadio in cui ha giocato la serie A, non so quale altra società può vantare la stessa identità dell’Anconitana». 

Ma facciamo ordine. Detto che le retrocessioni tra i dilettanti non ci saranno e che le prime classificate saliranno automaticamente nella categoria superiore, c’è da stabilire il criterio con cui avverranno i ripescaggi dai vari campionati di Eccellenza italiani alla serie D. «Il regolamento dice che le promozioni dall’Eccellenza sono 36, di cui 28 dirette - ha ricordato Cellini -. Le altre 8 promozioni avvengono dopo gli spareggi nazionali e la finale di Coppa, che però non si disputeranno. Dunque, ci saranno sicuramente almeno 8 ripescaggi da effettuare». Ma quale criterio verrà adottato? «Sarà la Lega nazionale a stabilirlo: l’idea è che tutte e 28 le squadre seconde classificate d’Eccellenza vengano inserite in una fascia unica per i ripescaggi. Come Comitato regionale non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni, ma nel prossimo Consiglio federale verranno fatte delle proposte per stilare la graduatoria di merito. Io sono favorevole a non considerare soltanto il punteggio in campionato, perché non tutti i gironi di Eccellenza hanno la stessa consistenza tecnica, ma altri parametri, come il bacino d’utenza, lo stadio, la storia calcistica. In questo senso, l’Anconitana sarebbe senz’altro tra le favorite». 

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