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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gli ultras dorici alzano la voce: «No al ritorno di Ermanno Pieroni ad Ancona»

La Curva Nord si oppone con fermezza alla ventilata e concreta ipotesi dell'arrivo dell'ex patron: «Ma resta il nostro sostegno incondizionato alla maglia biancorossa»

«No al ritorno di Ermanno Pieroni ad Ancona: noi non dimentichiamo». La ventilata e concreta ipotesi di una nuova avventura in biancorosso dell’ex patron, entrato nelle grazie del presidente Stefano Marconi che vorrebbe affidargli il compito di costruire la squadra del futuro, aprendo un ciclo vincente con prospettive di professionismo, è stata subito contestata dagli ultras che in un comunicato hanno espresso il loro categorico dissenso al suo ritorno. 

«Curva Nord Ancona torna a prendere parola dopo mesi di silenzio dovuti all'emergenza Covid, tenendo a far presente il proprio sdegno, in maniera chiara e netta, rispetto alla ventilata possibilità del rientro nell'organigramma societario della figura di Ermanno Pieroni» scrivono gli ultras che fanno riferimento a vent’anni fa circa, quando «i nostri colori attraversavano uno dei periodi più floridi della nostra storia calcistica» ed entrarono in collisione con Pieroni, accusato di essere entrato «dentro la nostra curva e dentro le nostre vite attraverso metodi e sistemi che nulla hanno a che fare col nostro mondo e che forzatamente e senza rimpianti abbiamo dovuto e voluto accettare». 

Poi la Nord precisa un concetto. «Deve essere chiaro che la nostra non è una protesta rivolta al fallimento ed alla gestione della vecchia Ancona Calcio, ma è solo ed esclusivamente posta alla figura umana di Ermanno Pieroni». Un’immagine che nessun successo sportivo, precisano, potrà riabilitare. «Ci teniamo a precisare che ci facciamo carico di questa protesta in maniera esclusiva, senza trascinarci dietro l'intera tifoseria, proprio perché queste ruggini riguardano solo ed esclusivamente gli ultras e Pieroni. Non accetteremo nessun tipo di provocazione, perché siamo pronti in qualsiasi momento ad alzare i toni secondo le nostre modalità, che in passato ci hanno contraddistinto. Non ci sembra giusto, pertanto, trascinare tutto il popolo biancorosso in questa controversia, che ci viviamo addosso personalmente come una ferita mai rimarginata. La stessa società Anconitana non rientrerà nelle dinamiche della protesta poiché, come detto, ciò che ci spinge ad agire in questa maniera sono i risvolti umani e dinamiche interne al nostro movimento e non scelte prettamente societarie». Il messaggio si chiude con una promessa: «Sostegno incondizionato alla maglia biancorossa, augurando alla nostra amata Anconitana un glorioso futuro. Avanti dorici, lunga vita agli ultras». 

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