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Il calcio è salvo, nasce la US Anconitana di Marconi: «Torneremo al Dorico»

“Finalmente in questa rinascita si ritorna a una normalità: una società, i tifosi, ognuno nel proprio ruolo, sogniamo un’Ancona libera da strumentazioni politiche" fanno sapere dalla Curva Nord

Si chiama U.S. Anconitana A.S.D, parteciperà al prossimo campionato di terza categoria, giocherà al Del Conero e da grande tornerà al Dorico. Il suo patron, Stefano Marconi, l’ha tenuta a battesimo giovedì pomeriggio nella ex sala consiliare del Comune di Ancona accanto al sindaco Valeria Mancinelli e davanti a un centinaio di tifosi che hanno accolto tra gli applausi l’inizio della nuova avventura. Sono stati gli stessi tifosi a iniziare il nuovo capitolo del calcio anconetano quando lo stesso Marconi ha confessato loro di non aver ancora sciolto i dubbi su un impegno immediato nel calcio. «Non faccio le cose di fretta, sono ancora combattuto se aspettare un anno e partire con un progetto ambizioso o ripartire ora ma dal gradino più basso». L’ok alla seconda ipotesi è arrivato all’unanimità e sotto una pioggia di applausi: “E allora, partiamo!” ha detto il titolare della Rays. L’avvocato Robert Egidi, seduto al suo fianco, ha ceduto alla commozione scoppiando in lacrime. Poi ha chiesto ai tifosi l’avallo sul nome della società nascente. La consultazione tra i presenti è durata una manciata di minuti: “Se a qualcuno non sta bene alzi la mano” ha detto un supporter. Nessuna obiezione e il nome è stato formalmente aggiunto dallo stesso Egidi sulla domanda di affiliazione che sarà depositato oggi in Federcalcio. Per quanto riguarda il marchio, sarà l’assemblea dei supporters alla Casa del Portuale, in programma stasera, a decidere se l’Anconitana dovrà portare sulle maglie il cavaliere dorico. Il termine per l’iscrizione alla terza categoria, gradino più basso del calcio dilettantistico, scadrà lunedì 28 agosto alle ore 19. «Si è realizzata la condizione necessaria per non prendere in giro la città e i tifosi, questa condizione si chiama Stefano Marconi» ha detto il sindaco Mancinelli. Poche settimane fa lo stesso Marconi si era ritirato dall’impegno di rilevare l’Ancona in eccellenza con Sergio Schiavoni: «Non ci sono i tempi per onorare 112 anni di storia» aveva detto Marconi. Quando il 22 agosto è arrivata la telefonata dell’assessore allo sport Andrea Guidotti per conto del sindaco: «ho chiesto qualche ora di riflessione, poi non me la sono sentita di tirarmi indietro”. Oggi la terza categoria è l’unica possibile: “I termini scadevano il 28 luglio ed erano termini inderogabili. Il mio primo intervento con Sergio Schiavoni risale al 4 agosto quando questi tempi erano abbondantemente scaduti».

Lo staff dirigenziale e le ipotesi tecniche

La nuova dirigenza sarà composta da Stefano Marconi, accompagnato dall’avvocato Robert Egidi come vicepresidente e dal figlio Andrea in qualità di team manager. Il direttore generale sarà Massimo Bugari mentre Sebastiano Vecchiola ha dato la sua disponibilità per il ruolo di ds. Il Responsabile della comunicazione sarà Mauro Anconetani. Damiano Morra sarà il responsabile del settore giovanile. Il nome dell’allenatore verrà svelato la prossima settimana, lo stesso Marconi ha spiegato che aspetta una risposta da Marco Lelli e di aver parlato anche con altri tecnici come Sauro Trillini e altri nomi impegnati con altre società. E i giocatori? “Li stiamo cercando da categorie superiori” ha detto il nuovo patron.

Il Progetto

Marconi ha ottenuto l’appoggio dei tifosi dopo un messaggio chiaro: “I danni fatti sono stati grandi e nessuno ha chiesto scusa. Partire subito significa accettare quello che passa il convento e parlare di progetti faraonici sarebbe farneticante”. Il convento passa la categoria più bassa possibile. “Giocheremo al Del Conero e ci alleneremo allo stadio di Collemarino, ma al sindaco abbiamo chiesto di poter costruire il mio progetto intorno allo stadio Dorico, perché l’Ancona è il dorico” ha detto Marconi. Tra i progetti anche quello di un forte settore giovanile a sfondo sociale: “Accoglieremo anche insegnanti di attività motoria e pensiamo a corsi di lingua per i bambini stranieri che giocano a calcio”. Il futuro? “Al massimo livello dei dilettanti ci arrivo da solo, se arriveremo tra i professionisti avrò bisogno della mano e ho la certezza che sarò affiancato da imprenditori seri del territorio, che negli ultimi tempi magari non hanno avuto modo di avvicinarsi all’Ancona”. La via è tracciata: “Non siamo qui per fare risultati dalla sera alla mattina, ma li faremo”.

Il ruolo del Comune e la contestazione a Italo D’Angelo

Tra i presenti anche il consigliere comunale Italo D’Angelo (La Tua Ancona) che ha chiesto quale fosse l’offerta di Marconi al Comune e viceversa. “Ci mettiamo la disponibilità delle strutture e le condizioni di utilizzo degli impianti modulati su misura del progetto che viene presentato. C’è la possibilità dell’uso del Del Conero, di Collmarino e a seconda di come evolverà il progetto l’uso del Dorico su cui c’è un possibile interesse storico e artistico che coinvolge la soprintendenza ” ha detto il sindaco Mancinelli. “Ci metto la mia serietà e credibilità” ha risposto Marconi. Dai tifosi è partita una contestazione con bordata di fischi all’indirizzo del consigliere e l’urlo: “a noi dei soldi non interessa nulla”.  

La nota della Nord

“Finalmente in questa rinascita si ritorna a una normalità: una società, i tifosi, ognuno nel proprio ruolo- ha detto un rappresentante della curva nord- sogniamo un’Ancona libera da strumentazioni politiche. Abbiamo l’impressione che questo progetto nasca sotto un buon feeling tra istituzioni e società sportiva. Noi ci siamo e chi ha vogli di fare polemica a prescindere le porte sono chiuse”.

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