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L'Anconitana non vince più, il presidente Marconi: «Chiedo scusa ai tifosi»

Il numero uno biancorosso è deluso, ma per ora non si cambia: «La pazienza è finita, sono tutti sotto esame, incluso l'allenatore. La città merita di più»

«Chiedo scusa ai tifosi per lo spettacolo che offriamo la domenica, abbiamo toccato il fondo: il campionato non è finito, abbiamo le risorse e le possibilità per correggere la situazione, ma non siamo soddisfatti e qui nessuno è intoccabile». 

Non solo i tifosi, che hanno apertamente contestato la squadra e il tecnico Davide Ciampelli. Anche il presidente Stefano Marconi non ne può più di questa situazione: l’Anconitana viene da 4 pareggi consecutivi, ha vinto una sola volta in 7 partite e il primo posto è già distante 5 punti. Ora basta. «La pazienza è finita, è arrivato il momento di tirare una riga: di questa situazione dovranno rispondere l’allenatore e i giocatori perché le responsabilità vanno condivise - ha detto il presidente biancorosso, intervenuto su Radio Tua -. La squadra è impaurita, non si capisce bene perché e i risultati non sono soddisfacenti. Tutti sono sotto esame, incluso l’allenatore perché la città merita di più».

Per ora si va avanti con Ciampelli, anche perché domani c’è una partita fondamentale, la semifinale d’andata di Coppa d’Eccellenza contro il Porto d’Ascoli (ore 15 al Del Conero). «Non abbiamo preso decisioni, ma stiamo monitorando la situazione e in vista del mercato di dicembre stiamo valutando diversi profili», ha ribadito Marconi. 

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