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Martedì, 23 Aprile 2024
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Anconitana, Emanuele Strano dà la carica: «Gruppo fantastico con un tifo mai visto»

Il neo acquisto dell'Anconitana ha parlato della sua nuova avventura in maglia biancorossa: «Primi contatti già a settembre, ora gioco per la mia città»

Anconetano all'Anconitana. Un gioco di parole che però descrive al meglio il percorso di Emanuele Strano, il centrocampista classe '89, che domenica contro il Montemarciano ha messo a segno la sua prima rete in maglia biancorossa. Si perchè Emanuele è arrivato a vestire la maglia della sua città dopo mesi di corteggiamento, con i primi contatti avviati già dallo scorso settembre: «Quando è nata la società - ci racconta - ho avuto le prime chiamate dall'Anconitana visto che mi conoscevano bene, con il presidente Marconi ed il direttore sportivo interessati al mio profilo. Poi purtroppo in quel periodo non si è potuto concludere nulla, ma i contatti sono continuati fino a poche settimane fa quando mi sono liberato dal Tolentino e finalmente sono riuscito a vestire la maglia della mia città».

Un arrivo quello di Strano in un periodo abbastanza travagliato, non tanto per i risultati, con l'Anconitana alla sua nona vittoria consecutiva, quanto per le tante partenze, tra tutte quelle di Valdes e Tantuccio: «Sono arrivato in un periodo particolare - continua Strano - in un mese dove sono partiti giocatori importanti. Però ho trovato un gruppo molto concentrato che è rimasto sempre ben solido sull'obiettivo». Quando si parla di traguardi il giocatore mostra tutta la sua voglia di far bene: «Vogliamo stravincere il campionato, è questo il nostro obiettivo. Per farlo occorreranno enormi forze fisiche e mentali. Le nostre pretese sono alte è vero ma abbiamo tutte le potenzialità per raggiungerle nonostante poi i nostri avversari contro di noi mettano sempre il triplo delle forze. Il diktat è continuare a vincere e mantenere altissima la concentrazione».

Questione tifosi. Domenica all'uscita dal campo i supporters biancorossi gli hanno tributato un lungo applauso, a coronamento di una prestazione maiuscola e di un rapporto con la tifoseria subito speciale: «Essendo anconetano tanti di loro li conosco - conclude il centrocampista - però non mi sarei mai aspettato tutta questa accoglienza. Ho deciso di scendere di categoria anche per quello, perchè un pubblico così difficilmente si vede a questi livelli. Noi abbiamo bisogno di loro e del loro calore fino alla fine».

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