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Anconitana, acceso confronto Marconi-Marino: «Non possiamo giocare così»

Faccia a faccia di un'ora dopo la vittoria di misura col SassoGenga. La strigliata del presidente: «L'Anconitana non può accontentarsi». Il mister: «Forse ho sbagliato»

Quasi un’ora di confronto negli spogliatoi di Fabriano tra Stefano Marconi e Umberto Marino, al termine della partita vinta di misura dall’Anconitana contro il fanalino di coda SassoferratoGenga grazie a un bel sinistro di Visciano.

Un faccia a faccia lungo e piuttosto acceso, in cui il presidente ha apertamente manifestato all’allenatore, anche con toni vibranti, la sua insoddisfazione per una prestazione giudicata non all’altezza della forza della squadra. «Siamo l’Anconitana e non possiamo giocare così contro l’ultima in classifica» è in sintesi il messaggio portato dal numero uno biancorosso. A destare perplessità, alcune scelte di Marino che hanno portato la squadra ad abbassare il baricentro, come a voler custodire il gol di vantaggio maturato dopo mezz’ora. «Io e il presidente siamo due tipi sanguigni, ma ci confrontiamo ogni domenica - ha poi minimizzato l’allenatore -. E’ venuto a dirmi la sua, io ho spiegato alcune cose, è stato un normale confronto, nulla di che. A volte si può essere più o meno d’accordo, ma l’importante è arrivare sempre ad una situazione di chiarezza. Quando ho visto i due mediani in difficoltà, ho pensato di inserire Basualdo passando al 4-3-3, ma forse la squadra ha colto un segnale contrario a quello che volevo dare e ci siamo abbassati di più. Ci sta che un allenatore possa sbagliare». 

«Di sicuro, però, ultimamente ho visto una tendenza che non mi piace: i ragazzi amministrano un po’ troppo le partite, poi ci sono delle fiammate in cui possono chiuderle, ma serve più determinazione in area perché presto arriveranno avversari più forti rispetto a un SassoferratoGenga che non ha mai tirato in porta». Resta il fatto che in 2 gare l’Anconitana è riuscita a rosicchiare 5 punti al primo posto e ora il tandem al comando (Atletico Gallo e Fossombrone) dista una sola lunghezza. «Due settimane fa sembrava che fossimo a un funerale, ora non dobbiamo pensare che siamo a un matrimonio - conclude Marino -. Abbiamo recuperato 5 punti, il campionato si è riaperto, ma la salita comincia adesso». 

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