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Pescara-Ancona, Colavitto: «Abbiamo giocato alla morte, dispiace per i nostri tifosi»

Dopo la sconfitta (2-1) maturata nel finale all’Adriatico il tecnico dorico ha analizzato la sfida non nascondendo l’amarezza dopo una prestazione importante da parte della sua squadra. Possibile qualche colpo di mercato in entrata

La vittoria del Pescara, al novantesimo, nel derby dell’Adriatico ha incoronato un’Ancona Matelica tutto sommato gagliarda che ha pagato gli episodi e qualche disattenzione di troppo al cospetto di una corazzata. Nel 2-1 in favore degli abruzzesi, arrivato con le reti di Nzita, Faggioli (momentaneo pareggio dorico e Zappella, la prestazione non è mancata ma l’amarezza di mister Colavitto è comunque grande:

«Il presidente Mauro Canil era venuto negli spogliatoi, ci aveva chiesto una grande prestazione e una vittoria e l’occasione nel finale l’avevamo anche avuta. Peccato, sul ribaltamento finale il Pescara ci ha punito e paghiamo caro questo episodio. Certe partite non si possono buttare così, non esiste equazione di prestazione uguale risultato, si gioca e si lavora per il risultato. I ragazzi ci stavano credendo, ho messo i due attaccanti più freschi e qualcosa abbiamo creato. Abbiamo giocato alla morte, dispiace per il risultato e per la gente che ci ha seguito in massa incitandoci prima, durante e dopo la partita».

Lunedì il direttore sportivo Francesco Micciola sarà a Milano e chissà che, negli ultimi tre giorni di mercato (chiuderà alle 23 di martedì 31 agosto) non possano arrivare altri elementi in entrata.

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