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Ancona, ascolta l’ex Cazzola: «C’è una società importante, perché porsi limiti?»

Umberto Cazzola ha parlato dell’attualità in vista della sfida nella tana della Lucchese. Dodici anni fa segnò proprio al Porta Elisa

Domenica 30 gennaio, calcio d’inizio ore 14.30, l’Ancona scenderà in campo nella tana della Lucchese per dar seguito al roboante 0-5 ottenuto a Pontedera ma soprattutto per proseguire una striscia consecutiva nelle ultime sei gare fatta di quattro vittorie e due pareggi. Dodici anni fa, nella stagione 2007-2008 conclusa con l’esaltante promozione in Serie B dei dorici dell’allora tecnico Francesco Monaco, proprio a gennaio si giocò in notturna un Lucchese-Ancona terminato 1-1. Fu una partita che, nonostante il pari, consegnò tante certezze ad un’Ancona in difficoltà che trovò nell’occasione la spinta giusta per una cavalcata che terminò con il salto in cadetteria. Quella notte, al Porta Elisa, segnò Umberto Cazzola (che poi tornò ad indossare il biancorosso anche tra il 2013 e il 2016) oggi gestore di un centro padel ad Acqualagna:

«Quella notturna ci diede la consapevolezza che avremmo potuto ottenere la promozione. Venivamo da un periodo delicatissimo e affrontavamo una Lucchese molto ostica. Avessimo perso, probabilmente, saremmo entrati in un vortice molto pericoloso. Anche personalmente fu una serata importante perché da lì in poi le cose andarono migliorando».

Sul presente (Ancona al quinto posto in coabitazione con il Pescara a 35 punti), invece, Cazzola invita a pensare in grande: «Perché porsi limiti? Che sia in questa stagione o nelle prossime si può sognare in grande. I segnali positivi ci sono tutti, c’è una proprietà in grado di pianificare, un’attenzione ai dettagli e la voglia di emergere. Spero di rivederla in alto, è passato del tempo ma porto il biancorosso ancora nel cuore».

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