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Falconara, falsa partenza: Pescara vince gara 1 di finale

Le abruzzesi cominciano col piede giusto la serie che mette in palio il tricolore, rifilando un rotondo 5-0 alle Citizens chiamate ora a riscattarsi in gara 2, in programma venerdì sera al PalaBadiali

Non si può più sbagliare. Serve subito una vittoria per portare lo Scudetto a Falconara, perché parte male come peggio non poteva la roulette per le Citizens, sconfitte 5-0 da un Pescara operaio che fa suo per intero il fattore campo e non concede nulla alle avversarie imprecise e troppo deconcentrate. Oltre tutto ci si mette anche una Sestari in stato di grazia che para veramente tutto e di più. Parte molle il Falconara che non riesce a rendersi pericoloso nonostante il possesso palla in avanti. Il Pescara mostra più benzina in corpo e para ogni colpo finché al 5’ non passa: è Belli che irrompe in anticipo su un disimpegno lento delle Citizens e fulmina Dibiase. Il portiere delle falchette non si fa sorprendere nei minuti successivi su Boutimah e poi smanaccia sul diagonale di Coppari. Al 10’ altra dormita e altro gol preso: Boutimah sul secondo palo sigla a difesa ferma sugli sviluppi di un corner.

Mister Neri dà la carica alle sue che reagiscono. Sestari è un muro invalicabile, ci provano Fifò al 15’ con un gran diagonale, Janice e ancora Fifò. La portoghese è scatenata ma Coppari nel finale le mura la conclusione in scivolata. Si rientra e la ripresa riparte amara perché dopo appena 12 secondi Boutimah segna subito il 3-0 anticipando Taty sulla rimessa laterale del Pescara. La stessa boutimah salva, dopo 30 secondi, sulla riga il tiro di Marta, che vale come un gol fatto mantenendo le abruzzesi a +3. Belli fa il 4-0 con un missile al 6’ (ed arriva a quota nove reti nei play-off) ma anche questa volta si tratta di una palla da fermo. A meno 8 dal termine Neri prova Pato come portiere di movimento ma il risultato è che le Citizens non sfondano mentre le abruzzesi allungano ulteriormente: Coppari fa cinquina mentre il Falconara attacca a porta vuota.

Il Pescara è un muro che non si attraversa mai e quando la palla passa c’è la traversa a proteggere l’imbattibilità di Sestari: chiedere a Taty e al suo missile al 10’. Finisce così. Con le Citizens a testa bassa comunque applaudite dal pubblico arrivato al PalaRigopiano che non smette di cantare neanche dopo il triplice fischio. Servirà ben altra prestazione venerdì 10 in gara-2 al PalaBadiali per portare la finale in gara-3 (nel caso domenica 12 sempre al PalaBadiali) e tentare l'assalto allo scudetto. Quel tricolore che oggi porta sul petto il Pescara di mister Morgado e che Belli, Borges, Ortega & co. non sembrano davvero intenzionate a farselo scucire.

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