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Ancona punta sugli agrinido

Continua la sperimentazione per dare opportunità educative di qualità ai bambini e alle loro famiglie completamente immersi in Natura. Scade il 31 marzo il bando della Regione

C’è ancora un mese di tempo per iscriversi al bando della Regione Marche per la sperimentazione del modello di agrinido di qualità. L’obiettivo è ambizioso e duplice: da una parte favorire la diversificazione dell'attività agricola al fine di uno strategico sviluppo del settore, dall’altra compensare la totale o parziale carenza di servizi che la struttura pubblica non è in grado di garantire (soprattutto nelle aree rurali distanti dai grandi agglomerati urbani) e fornire opportunità educative di qualità ai bambini e alle loro famiglie in un contesto ricco di stimoli e risorse naturali.
Proprio in quest’ottica prosegue la sperimentazione degli agrinido. Lo ha deciso la giunta regionale approvando una specifica delibera, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina. “L’agrinido di qualità – spiega Malaspina – è un servizio educativo promosso dalla Regione Marche e rivolto a bambini da uno a tre anni, svolto dall'imprenditore agricolo in connessione con la propria attività e nel rispetto della normativa sulla gestione dei servizi per l'infanzia. Un’esperienza nata nel 2012 che ha riscosso notevole interesse sia a livello nazionale che tra gli imprenditori agricoli, specie giovani, che hanno ricevuto attività formative dedicate da parte dell’Assam. Un’innovazione rurale sociale fatta oggetto di approfondimenti accademici, con tesi di laurea in varie università, compresa la Sapienza di Roma, anche per i profili educativi che presuppone. Il progetto Agrinido di qualità è un elemento preminente della politica agricola della Regione, anche perché concretizza altri valori importanti della nostra strategia, quelli della multifunzionalità e diversificazione dell’azienda agricola.
Tutti ingredienti che hanno portato a un particolare interesse a livello nazionale con apprezzamenti da parte del Ministero per le Politiche agricole e per lo Sviluppo economico, per le strade che apre nel rinnovamento del modello di welfare. Andiamo avanti quindi – continua l’assessore -, sostenendo il terzo anno scolastico degli agrinido che terminano quest’anno il biennio sperimentale originariamente previsto. Il tutto in attesa del nuovo bando, in scadenza il 31 marzo prossimo e dell’inserimento del progetto tra le attività finanziabili da parte del nuovo Programma di Sviluppo rurale 2014/2020”. Il format Agrinido nasce dalla partnership tra Regione Marche e il Comune di Chiaravalle, fondatore-promotore della Fondazione Chiaravalle-Montessori. Da questa collaborazione è nato un modello educativo innovativo e approfondito, proposto sia in versione tradizionale che in applicazione della pedagogia montessoriana. L’esperienza pilota partita nel gennaio 2012 ha rappresentato una delle prime iniziative in Italia. Il sostegno agli agrinido prevede contributi a parziale copertura di costi per investimenti e costi di gestione. Tra gli investimenti sono ammesse le spese per l’adeguamento degli spazi esterni, impianti, arredi e attrezzature strettamente collegate all’attività di nido.

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