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Legambiente, Marche: 464 infrazioni accertate tra mare e costa

Ad affermarlo il rapporto Mare Monstrum: sono 464 le infrazioni accertate tra mare e costa, che collocano la Regione al decimo posto a livello nazionale. 543, inoltre, sono le persone denunciate e arrestate e 211 i sequestri effettuati

Tra mare e costa, nel 2013 le forze dell’ordine e le capitanerie di porto hanno accertato quasi 40 infrazioni al giorno, per l’esattezza 14.504. La pesca di frodo rappresenta il 42% di questa illegalità: le forze dell’ordine hanno sequestrato di più di 1 milione e 600 mila chilogrammi di pescato. Questi sono alcuni dei dati più importanti di Mare Monstrum, rapporto di Legambiente sui reati nelle nostre coste e nei nostri mari. Dati, quelli presentati dall’associazione del cigno verde che confermano l’aumento del numero di reati: rispetto al 2012, infatti, si registra un incremento complessivo del 7,3%. L’aumento più significativo di reati si è riscontrato nel settore della depurazione con un’impennata del 26%. L’unica eccezione, si legge nel Rapporto, “riguarda il ciclo illegale del cemento, calato del 15,8%, ma che registra la cifra più alta del business del “mare illegale”, oltre 266 milioni di euro, su un totale di quasi mezzo miliardo di euro accumulato commettendo eco-crimini fra mare e terraferma”.
 

Andando nello specifico della Regione Marche, sono 464 (il 3,2% del totale nazionale) le infrazioni accertate tra mare e costa, che collocano la Regione al decimo posto a livello nazionale. 543, inoltre, sono le persone denunciate e arrestate e 211 i sequestri effettuati. Altro tema è quello legato al ciclo del cemento e, quindi, all’abusivismo che deturpa le nostre splendide coste: le Marche sono, dopo la Basilica, la Regione più virtuosa in questo senso, con solo 28 infrazioni accertate nel 2013 (contro le 386 della Sicilia, prima in classifica), 43 persone denunciate e arrestate e 7 sequestri effettuati.
 

Campania, Calabria e Sardegna sono sul podio per le illegalità connesse con l’inquinamento del mare e delle coste. Al centro delle operazioni delle Forze dell’ordine ci sono la mala depurazione, gli scarichi abusivi, i reflui fognari che confluiscono direttamente in mare e lo sversamento di petrolio. Sono 3.264 le infrazioni accertate nel 2013, con 4.075 persone denunciate e arrestate e 1.445 sequestri effettuati. Le Marche sono al settimo posto nella classifica generale, con 198 infrazioni accertate, 221 persone denunciate e arrestate e 177 sequestri effettuati. Infine, per quanto riguarda la pesca di frodo, le Marche, a pari merito con l’Abruzzo, si classificano al decimo posto nella classifica nazionale, con 184 infrazioni accertate, 210 persone denunciate e arrestate e 21 sequestri effettuati.
 

Insomma, i numeri parlano molto chiaro: le aggressioni al mare e alle coste della nostra Penisola purtroppo continuano e sembrano non volersi arrestare.

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