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Il vino cotto marchigiano: la preparazione e le credenze popolari

La preparazione e le tradizioni popolari che hanno coinvolto negli anni questo prodotto tipico

ll vino cotto è un tipico prodotto alimentare della regione Marche. Viene prodotto anche nelle zone collinari anconetane.  L’uva viene pigiata, il mosto viene messo in una pentola di rame (caldaro) nel quale viene inserito anche un elemento in ferro: questo, secondo la tradizione, impedisce al rame di fondersi nella cottura. Quando il mosto, a causa del calore, si riduce di circa la metà, si aggiunge (facoltativo) una mela cotogna. 
Raffreddato, il mosto viene poi fatto fermentare in botti filiformi e poi aggiunto al vino cotto negli anni precedenti. 
Tradizioni

Secondo quanto riportato nel portale “Il giornale del cibo”, nell’antichità si usava cospargere i neonati con il vino cotto, credendo di donare al piccolo la forza per affrontare la vita. Nello stesso giorno gli si regalava un barile di vino cotto, che il piccolo avrebbe dovuto aprire il giorno del suo matrimonio. Questo prodotto si usava anche per lavare il corpo di un defunto, perché si credeva che potesse tenere lontano gli spiriti maligni. 
 

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