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L’amico inseparabile del caffè: Varnelli, storia e curiosità di un mito marchigiano

Si trova praticamente in ogni bar delle Marche e non solo, ma il Varnelli non era nato con lo scopo di correttore di bevande. Ecco la sua storia

Era il 1868, l’Italia era stata unificata da pochi anni e, a Cupi di Visso, Girolamo Varnelli fondava l’omonima distilleria di Pievebovigliana. Oggi è la più antica casa liquoristica delle Marche e i suoi prodotti si trovano negli scaffali di ogni bar. Inizialmente la Varnelli non produceva liquori da accompagnare a bevande. L’esperienza erboristica del fondatore lo aveva portato a realizzare ricette come l’Amari Sibilla, nato come antimalarico e antifebbrile. Fu il figlio, Antonio Varnelli, a rielaborare la ricetta del “Mistrà” realizzando il “Varnelli, anice secco speciale”. 

La tradizione è stata tramandata finora per quattro generazioni, compresi i metodi di produzione artigianali. La ricetta del Varnelli? Non è dato conoscerla, è gelosamente (e giustamente) custodita in famiglia. La sede produttiva del Varnelli si trova a Muccia. Nel 1988 la Varnelli è diventata una società per azioni. 

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