Teatri storici delle Marche, 62 gioielli candidati per entrare nel patrimonio Unesco
Firmato il Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e i 60 Comuni coinvolti nell’iniziativa, allo scopo di perfezionare le procedure relative alla presentazione della candidatura
Ulteriore importante passo avanti nel processo per l’inserimento dei teatri storici delle Marche nella lista dei beni del Patrimonio mondiale UNESCO. Questa mattina a Fermo è stato firmato il Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e i 60 Comuni coinvolti nell’iniziativa, allo scopo di perfezionare le procedure relative alla presentazione della candidatura, che consistono nella realizzazione e attuazione del Dossier di candidatura e del Piano di gestione, documenti base su cui il Comitato del Patrimonio mondiale UNESCO valuta la richiesta di iscrizione.
Firmatari dell’Intesa sono stati il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini, insieme con i 60 sindaci delle città sedi dei teatri storici. Per Acquaroli «questa candidatura rappresenta per le Marche una grande opportunità. È ora il momento di fare un salto in avanti, creando un circuito di teatri che diventerà un elemento importante e aggiuntivo all’interno della strategia complessiva la quale punta, tra le altre cose, alla rivitalizzazione dei centri storici e dell’entroterra, avviata già con la Legge Borghi e con il festival Marchestorie. I nostri teatri – ha proseguito il presidente della Regione – sono un patrimonio vivo e vitale, anche grazie all’opera delle amministrazioni locali che li hanno conservati e tutelati. A tutti i primi cittadini presenti oggi chiedo di continuare a fare squadra, perché le Marche rappresentano qualcosa di straordinario se sono unite e vanno avanti insieme. La nostra forza sta nella volontà di lavorare insieme per riconoscerci come un territorio unito che ha molto da offrire».
Sull’importanza del gioco di squadra ha insistito anche l’assessore Latini: «Grazie a questa sinergia abbiamo già ottenuto l’ambito inserimento nella Lista propositiva ma questo è solo il primo passo. Abbiamo ancora molto lavoro da compiere. L’attività che ci attende comporta di per sé un duro lavoro, necessariamente collegiale”. “Oggi abbiamo sancito un’unione d’intenti – ha detto Latini - che ci vedrà impegnati ancora per tanto tempo. Compiremo un lungo viaggio che porterà alla riscoperta delle nostre tradizioni, della nostra identità e della nostra bellezza».