La luce nel cielo che (forse) guidò i re Magi: cosa e come vedremo da stasera
Sfatiamo un mito: quella che vedremo in cielo a partire da stasera non è una cometa e forse non lo era neppure quella che guidò i Magi alla grotta della Natività. Ma il fascino non mancherà
Sfatiamo un mito: quella che vedremo in cielo a partire da stasera non è una cometa e forse non lo era neppure quella che guidò i Magi alla grotta della Natività. Si tratta di una congiunzione Giove-Saturno che renderà i due pianeti, vicini come non mai negli ultimi 400 anni, particolarmente luminosi. «I calcoli e le simulazioni astronomiche mostrano che questo stesso fenomeno avvenne nel 7 a.C, nel range temporale in cui viene collocata la nascita di Gesù- spiega Davide Ballerini, direttore dell’osservatorio di Pietralacroce e presidente dell’Associazione Marchigiana Astrofili- ecco perché la cometa che nell’immaginario collettivo avrebbe guidato i magi può riferirsi a questo episodio astronomico. DI comete vere e proprie, in quel periodo, non c’è alcuna traccia documentata». Ma cosa vedremo nelle prossime sere, per circa una settimana, tra le 17 e le 19? Un puntino particolarmente luminoso (Giove) e uno accanto (Saturno). «Bisognerà guardare a sud-ovest, verso il tramonto- spiega Ballerini- il fenomeno è visibile a occhio nudo, con un banale binocolo vedremo i pianeti ben distinti. Con un telescopio professionale ad alto ingrandimento invece si possono notare in un colpo solo sia Giove con le sue lune che Saturno con i suoi anelli». Il moto di entrambi i pianeti è relativamente lento, ecco perché la congiunzione astronomica sarà visibile per circa una settimana. «Stasera volevamo aprire l’osservatorio ai nostri soci, ma il cielo sarà coperto e non avrebbe senso- spiega Ballerini- mercoledì sera invece si prevede un cielo un po' più aperto, il fenomeno dovrebbe vedersi bene e pensiamo di aprire».
Come avviene la congiunzione? «La spiegazione è nella terza legge di Keplero, secondo cui c’è un rapporto costante tra la rotazione dei pianeti intorno al sole e la distanza. Più un astro è lontano dal sole e più ruota lentamente - spiega Ballerini- Giove ci impiega 12 anni a ruotare intorno al sole, perché si trova a 780 milioni di km di distanza, Saturno è più lontano (oltre 1,4 miliardi di km) e impiega 29 anni. Quello che succederà stasera è semplicemente che in questa corsa a due velocita, Giove raggiungerà Saturno e tra i due pianeti ci sarà una distanza di 6 primi (circa 1/5 del diametro lunare). Le congiunzioni avvengono ogni 20 anni, ma con questi numeri l’ultima ci fu 400 anni fa quando erano in vita sia Keplero che Galileo».