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I sentieri del Conero, 7 itinerari per veri duri (o quasi): la classifica completa

Una classifica dei sentieri del Parco del Conero con un indice di percorribilità media o difficile

Sentiero 301 - Traversata del Conero

Tempo di percorrenza: ore 4 (solo andata)

Difficoltà: intermedio

Percorribilità: a piedi per tutta la sua lunghezza; a cavallo ed in mountain-bike dal Poggio all’ex Convento dei Camaldolesi; 

Ambiente: il sentiero più spettacolare del Conero che raggiunge, attraverso il folto del bosco, punti particolarmente panoramici.

Vegetazione: bosco misto di caducifoglie (roverella, carpino nero, acero napoletano), macchia mediterranea termofila (leccio, corbezzolo), rimboschimenti (pino d’Aleppo, pino domestico, cipresso), praterie. Nel sottobosco ricche fioriture di primule, ciclamini, melittis; abbondanza di pungitopo e presenza di orchidee.

Fauna: eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco e di macchia (cincia mora, rampichino, crociere), picchio rosso maggiore. Pian Grande è un ottimo punto di osservazione durante il passo migratorio primaverile di uccelli rapaci (falco pecchiaiolo, falco cuculo, falco pescatore e biancone).

Note: ex Monastero di San Pietro - Grotta del Mortarolo;

Itinerario: nei pressi della Trattoria del Poggio, prendere la strada sterrata che, salendo in una vegetazione rigogliosa, arriva a Pian Grande, punto panoramico dal quale si può godere di una bellissima vista sulla baia di Portonovo. Continuare il sentiero principale che attraverso il bosco giunge a Pian di Raggetti; da qui proseguire fino a giungere alla strada asfaltata del Monte, scendere a destra per un breve tratto per poi prendere a sinistra un sentiero che porta all’ex Convento dei Camaldolesi. Il sentiero, fiancheggiando l’ex monastero, prosegue addentrandosi nel fitto del bosco fino ad uno spiazzo con vista sulla spiaggia delle Due Sorelle: si scende, attraverso ripidi tornanti, all’interno della macchia mediterranea fino a che il sentiero si allarga in una sterrata.  Dopo aver percorso un breve tratto di strada asfaltata in discesa, prendere a destra il sentiero (da cui si può osservare il Teatro all’aperto ricavato da
una vecchia cava) che, inoltrandosi nella bassa vegetazione, giunge in breve a Fonte d’Olio, da dove si riprende la strada provinciale.

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