«Ho 2 prenotazioni ed 8 liberatorie ma nessuno vuole vaccinare mia madre: siamo umiliati»
Questa è la storia di un nostro lettore che nelle ultime settimane ha trovato non pochi problemi durante l'iter delle vaccinazioni per i suoi genitori. Ecco quindi le sue parole, pregne di amarezza e rassegnazione per un percorso che purtroppo ha ancora molte zone d'ombra.
Questa mattina per la seconda volta, previa prenotazione su sito web istituzionale ho accompagnato mai madre dell'età di 80 anni a sottoporsi a prima dose vaccino contro Covid-19 presso il centro allestito ad Ancona. Per la seconda volta ci siamo sentiti dire "non si somministrano prime dosi". Per due volte abbiamo percorso 50 km. (25 andata + 25 ritorno) con 2 prenotazioni e 8 fogli firmati di liberatorie a favore di non si sa bene quale apparato statale per svincolarlo da ogni possibile responsabilità e, per ben 2 volte, ce ne siamo andati senza nulla, con la nostra correttezza e e la nostra dignità umiliate, senza alcuna scusa, senza alcuna ricevuta o attestazione di mancato servizio o risoluzione del problema. Non se ne faccia un caso politico da impugnare in mano d'opposizione, perché proveremmo ancor di più senso di disgusto. Tanto è un intero sistema che non funziona a priori. Se non ci sono mai le responsabilità, ora va anche di moda non metterci più nemmeno la faccia né aprir bocca. A proposito, oggi è la Festa del Papà. Mio padre all'età di 75 anni, malato cronico di una rara forma di leucemia non ha ancora un piano di vaccinazioni a disposizione. Poi accendi la tv e senti che deve essere chiamato d'urgenza il personale scolastico per 1 altro mese dubbio di lavoro, categorie che stanno dietro una scrivania in uffici chiusi al pubblico o assassini e stupratori in galera. La nostra fiducia nelle istituzioni di questa nazione è pressoché terminata. Mai come in questi ultimi due anni abbiamo temuto di non arrivare a Natale. E non è solo colpa della nuova malattia, bensì anche di tutta l'irresponsabilità ed incompetenza italica che ci circondano. Calamità assai più dannose e contagiose.