Non solo Covid. Medici, infermieri e Oss di Torrette: «Grazie, sarete sempre i nostri angeli»
"Adesso si parla giustamente di infermieri e dottori eroi, che fanno turni estenuanti per combattere il Covid, ma io e la mia famiglia vorremmo far conoscere anche il lavoro di chi non è a stretto contatto con questa emergenza, ma comunque dà il massimo e non viene mai menzionato se non nei casi di malasanità. Vogliamo testimoniare l'esperienza che abbiamo vissuto per 5 mesi. Era il 21 maggio quando mia madre, a seguito di un malore in casa, è stata ricoverata. E’ da quella data che abbiamo veramente capito cos'è la sanità italiana, non fatta solo di macchinari, esami e medicinali, ma soprattutto di professionisti validi e con un'umanità fuori dal comune, che non trattano il paziente come un numero, uno dei tanti, ma come uno di famiglia. Mia madre è stata ricoverata in diversi reparti (Medicina d'urgenza, Utic, Cardiologia sub-intensiva, Cardiologia, Terapia intensiva, Nefrologia e Dialisi) e abbiamo sempre trovato un personale altamente specializzato, sempre pronto alle esigenze del paziente e pronti a rispondere a ogni dubbio e a ogni nostra domanda, solleciti nel soddisfare tutte le richieste di chi si trova costretto a vivere queste situazioni. Vogliamo ringraziare tutti i dottori, infermieri, oss, fisioterapisti, addetti alle pulizie e operatori delle ambulanze perché hanno trattato nostra madre come se fosse una loro parente, andandola a trovare anche a fine turno, facendole fare gli esercizi motori anche se erano in pausa pranzo e facendola sentire un po’ meno sola quando noi, al di fuori degli orari di visita, non potevamo assisterla. Poi è arrivato quel maledetto 20 ottobre e, per il regolamento interno, un solo parente alla volta ha potuto assistere il degente. L’infermiera continuava a fare flebo ed assistere con ogni cura e medicinale possibile mia madre, che purtroppo era già in coma. Tuttavia loro, gli angeli senza ali, hanno fatto il loro dovere fino alla fine e, vista la situazione ormai compromessa, hanno permesso a tutti noi familiari di starle vicino. Non potremmo mai esprimere tutto il nostro apprezzamento per quello che hanno fatto e per quanto si sono prodigati, se non ringraziarli dal più profondo del cuore e ricordare a tutti che anche loro hanno i propri problemi ma, indossato il camice, se li lasciano alle spalle per aiutare con ogni forza possibile chi si trova in difficoltà. Rendiamo onore a tutti questi eroi ed angeli sempre, non solo adesso perché c'è il Covid. Non dimentichiamo mai chi lotta per noi tutti i giorni in silenzio e con abnegazione".
Famiglia Sabini/Colla