Chiudono il parco mentre c'era dentro una coppia, i residenti scrivono al Comune
Martedì 14 ottobre mi sono trovata chiusa all'interno del parco Gabbiano di Torrette. Erano le 18 circa, entro nel parco lato mare (via Esino) , faccio una passeggiata con mio marito e arrivo all'uscita lato monte per andare a casa (via Rubicone): cancello chiuso. Torno indietro verso le due uscite lato mare: cancelli chiusi. Alle ore 18, per una politica idiota e scollegata dai bisogni dei cittadini, il parco viene chiuso senza accertarsi che all'interno vi siano delle persone. Chiudere un parco pubblico è come chiudere il proprio cervello per timore che possano entrarvi idee nuove. Sono anni che denunciamo l'inutilità della chiusura del parco, anche perché l'area cani rimane aperta e quindi, in ogni caso, nel parco si può entrare, ma siccome è buio, la terra è melmosa perché ha piovuto e l'area cani è situata in una zona scoscesa (ah già, a maggio avevano promesso di spostarla in una zona pianeggiante), mi sporcherei e rischierei di cadere. Chiamo la polizia locale che mi risponde: "Non sappiamo a che ora debba essere chiuso il parco e chi si occupa della chiusura, se può attendere ci informiamo e mandiamo a farle aprire il cancello. Io non posso attendere.
P.s.: nel corso della telefonata, faccio presente ai vigili, che sabato 11 ottobre ho segnalato loro che la fontana adiacente al bagno del parco è stata diventa dal terreno e rischia di cadere e fare del male a qualcuno, visto che è di ghisa e quindi molto pesante, che provvedano a farla sistemare subito, perché oggi è martedì e la fontana è sempre pericolosa. Inoltre chi è preposto a ritirare le buste dei rifiuti dal parco, il mattino, verso le 11, quindi in un orario in cui possono essere presenti bambini piccoli o anziani che passeggiano, l'incaricato, entra a velocità briosa con il suo automezzo e si fa comodamente il giro dei bidoni, ovviamente per svolgere il proprio incarico in meno tempo, a rischio e pericolo di chi si trova all'interno.
Marina