Alla Sindaca: le grotte del passetto di chi sono? Anche io voglio una grotta!
Alla cortese attenzione della Signora Sindaca e della Comunità Visto la recente esplosione turistica nella baia di Portonovo, dopo quarant’anni che andavamo lì, ieri ho portato mia figlia di otto anni al mare al Passetto. Abbiamo affittato l’ombrellone e dopo il panino nel primo pomeriggio siamo andati a fare due passi verso il “quadrato”. La camminata si apre sulle famose grotte del passetto, siamo rimasti molto colpiti perché qualcuna è davvero attrezzata molto bene: luce, frigo, tv, addirittura qualche letto insieme a tutta l’attrezzatura per il mare, dalle canoe alle barche. Finché passeggi non disturbi nessuno, o quantomeno la noia è provvisoria. Ma quando ti fermi per stazionare e magari mettere l’ombrellone in uno dei pertugi “naturali” che guarda caso hanno il diametro giusto giusto per l’asta allora le cose cambiano un poco. I “grottaroli” non perdono occasione per lanciare sguardi ostili cercando il giorno seguente di occupare quei buchi anche se non li useranno. Questo perché molti di loro, soprattutto i meno giovani, sentono come propria non solo la grotta ma anche tutto lo spazio davanti, fino al mare.
E la domanda è proprio questa, ma la grotta è loro? Perché, signora Sindaca, quando mia figlia mi chiede “papà possiamo prendere una grotta anche noi il prossimo anno?” io vorrei dirle che quello è un bene che dovrebbe appartenere a tutta la città. Del resto i soldi per mettere in sicurezza quell’area sono proprio di tutti, anche di chi arriva lì e mette l’ombrellone in un buco che, tra l’altro non dovrebbe esserci. Ma come faccio a spiegarle che i “grottaroli” hanno una concessione di trent’anni forse rinnovabile per altri trenta? Significa che sulla carta mia figlia potrebbe non avere mai l’opportunità di fare una stagione in grotta. Ma allora, signora sindaca, c’è qualcosa che non mi torna. La prego mi aiuti a capire. Perché parliamo di concessione? Se io concedo qualcosa a te, ti do il permesso, ti autorizzo: significa che non sei tu il proprietario ma sono io. E allora perché concederlo solo a te? Perché non fare un bando pubblico come con i capanni dietro la spiaggia della Torre, vicino al clandestino? Questo qualcosa, la grotta per intenderci, aveva una destinazione d’uso molti anni fa, quando era il ricovero delle barche e del materiale dei pescatori che vivevano di quella attività. Ma ora chi tra quei grottaroli può dire di essere un pescatore? Il motivo per cui sono state (arbitrariamente?) scavate cessa di esistere, per cui perché continuare a perpetrare un uso a favore di una stretta cerchia di persone? E per di più col denaro di tutti? Lei è a conoscenza del fatto che, forse non tutti, ma molti di questi “grottaroli” durante l’estate effettuano piccoli e grandi lavori di riparazione? E che un parte di questi sistema gli scarti di fresa e trapano alla vecchia maniera: li scarica in mare infondo alla passerella di cemento? Cosa è da parte della Giunta, un “occhio non vede cuore non duole”? Ancora, i possessori delle grotte hanno un permesso speciale che li autorizza a prendere moscioli e ricci nelle quantità che più gli aggrada? Perché la domenica mattina i moletti sono pieni di coloro che “puliscono” le cozze. E infine, mi spiega perché a Portonovo siamo costretti a prenotare lasciando oltretutto i nostri dati personali, mentre alle grotte del passetto ognuno invita chi vuole in barba ad ogni protocollo Covid, raggiungendo numeri da brivido ogni domenica fino al culmine della giornata di Ferragosto? Insomma, Sindaca, vorrei spiegare il termine lobby a mia figlia ma non trovo le parole, può aiutarmi?