La nave scagliata contro le Due Sorelle, tragedia e relitto della "Potho"
La tempesta scagliò il cargo libanese contro gli scogli delle Due Sorelle. Oggi il relitto è uno dei punti di riefimento dei subacquei in cerca di flora e fauna marina
Il vento e il mare in tempesta la spinsero dritta sugli scogli delle Due Sorelle. Il destino del mercantile “Potho” si compì nella notte del 14 marzo del 1962. La nave si spezzo in due, con la prua che si arenò sulla spiaggia e la poppa si inabbissò accanto agli scogli simbolo della riviera.
La Photo era una nave da carico da 1.800 tonnellate di stazza lorda, battente bandiera libanese e trasportava legno, quello stesso legno che si riversò sulla spiaggia Urbani in seguito al naufragio. 10 marinai greci, sui 21 che componevano l’equipaggio, scomparvero in mare e alcuni corpi furono recuperati nei giorni successivi tra Sirolo e Ortona. La vicenda è ricostruita nel libro a cura del sirolese Bruno Bambozzi, Naufragio del cargo Potho tra gli scogli delle "Due Sorelle". Il portale “Marpola.it” riporta l’aneddoto secondo cui Raimondo Barbaro, un uomo invalido, trasse in salvo diversi naufraghi insieme al fratello Cesare tanto da meritarsi la medaglia di Bronzo al valore civile.
Il relitto
Il relitto si trova tra i 7 e i 14 metri davanti alla “Due Sorelle”. Si vedono bene le caldaie, un’elica e l’albero mentre dello scafo non c’è più quasi nessuna traccia. Come nel caso della “Nicole”, i resti della nave sono ormai un’interessante colonia di fauna e flora marina.
(Foto di repertorio: non riguarda il relitto della Potho)