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Viaggio tra i misteri della città sotterranea: cunicoli, grotte e simbologia

Ottantotto grotte, un percorso sotterraneo di quasi 10 chilometri. Osimo è anche questo, Ma cosa si trova esattamente sotto le strade della città? 

Ottantotto grotte, un percorso sotterraneo di quasi 10 chilometri. Osimo è anche questo, Ma cosa si trova esattamente sotto le strade della città? 

A cosa servivano 

Nel corso della storia grotte e cunicoli sono stati utilizzati per scopi diversi. Basti pensare, come spiega la Regione Marche nel portale “La memoria dei luoghi” alle vie di fuga che hanno offerto durante guerre e bombardamenti. Tempo addietro sono servite anche come dispense di cibo. Ciò che ha spinto le antiche popolazioni a scavarle, invece, si perde nella storia. 

Le grotte di Palazzo Simonetti

Queste grotte si trovano sotto Palazzo Simonetti, la loro particolarità sono le presenze di croci templari e dell'Ordine di Malta. La "Triplice cinta" è in realtà un labirinto che simboleggia il cammino verso il bene. Il ripetersi del numero tre richiama  i tre gradi di iniziazione dell’ordine dei Templari.
 
Le grotte di Palazzo Riccioni

La sala ha la forma di una stella a 5 punte con sedili scavati nella roccia. La croce con otto braccia all'ingresso era uno dei simboli dell'Ordine di Malta. 
 
Le grotte di Largo Matteotti

Qui è situata la “Grotta proibita”. La sua forma richiama quella del mitreo, un luogo di ritrovo per i mitraisti, di forma circolare e scavato nella roccia. Anche in questo caso si trova la pianta circolare, un sedile che percorre tutta la circonferenza sovrastato da una serie di nicchie. Al centro una colonna.
 
Le grotte di Palazzo Campana

A differenza delle altre grotte, le due che si sviluppano nei sotterranei di Palazzo Campana, oltre ad una notevole estensione, presentano statue scolpite nell’arenaria che ritraggono guerrieri, divinità, scene mitologiche. Incerto è il loro significato, e altrettanto la loro epoca di realizzazione: alcuni hanno individuato la nascita di queste sculture durante la guerra greco-gotica (535-553 d.C.), altri come manufatti realizzati tra Settecento e Ottocento sulla scia degli scavi che riportarono alla luce Ercolano e Pompei; tesi supportata dalla presenza degli stemmi, scolpiti, di quattro nobili famiglie osimane di quel periodo, ma anche dall’esattezza con cui trascrivono l’opera di Cesare Ripa (Perugia,1560 –Roma 1622) Nuova Iconologia nella quale vengono descritte e illustrate le personificazioni di virtù e vizi sulla base di particolareggiate ricerche e rinvenimenti storici e documentari. No va nemmeno escluso che queste figure possano essere state realizzate tra Settecento e Ottocento dalla mano di alcuni studenti dell’istituto Campana che qui potevano esercitarsi nella scultura. La prima galleria presenta figure, forse non completamente concluse, e realizzate da una mano meno esperta,ma è ricca di significati simbolici: Bacco, Proserpina, l’elefante, la caccia al Cervo, ecc. La seconda galleria è probabilmente più recente, mail simbolismo viene meno a favore della riproduzione delle figure proposte nella Nuova Iconologia del Ripa.

Fonte: “La Memoria dei Luoghi”

Informazioni per le visite: www.osimoturismo.it

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