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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giornate FAI d'autunno: dal giardino romantico al cimitero monumentale: le aperture ad Ancona

Tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia. In pratica visite a contributo libero in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati di 350 città italiane alla scoperta di un patrimonio sorprendente e inaspettato, che è in ogni angolo del nostro territorio. I delegati e volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare ai visitatori la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”, e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Le aperture ad Ancona

Villa Santa Margherita e giardino romantico

La concessione al FAI da parte della proprietà (INRCA) di condividere, nel corso delle Giornate FAI d’Autunno, la bellezza di Villa Santa Margherita è preziosa perché aprirà ai visitatori un tassello di città altrimenti non visitabile. Questo bene, con la sua storia, la bellezza della sua architettura e il suo lussureggiante parco, si inserisce all’interno del filone dei “Parchi Urbani” che rientra tra quelli indicati nelle Giornate FAI d'Autunno 2022. L’edificio risale alla fine del XIX sec. ed è caratterizzato dallo stile eclettico di fine ‘800. Il prospetto principale della villa, è rivolto verso il mare e verso il giardino ed è caratterizzato da un porticato sopra il quale si affaccia la splendida terrazza panoramica, mentre su via Santa Margherita si staglia il prospetto laterale. All'interno, superato il vestibolo di ingresso riccamente decorato con motivi classici, spicca per impronta scenografica di stampo più moderno, lo scalone principale che collega il piano terra con il piano primo, un tempo destinato al piano nobile della villa e dove ora si trovano gli uffici dell’Istituto. Il parco-giardino della villa è un notevole esempio di fusione tra parco romantico mediterraneo e giardino all'italiana, come è tipico nelle Marche di fine ‘800. Molti alberi hanno dimensioni monumentali e tra la vegetazione sorgono elementi architettonici e fontane.
La ricchezza botanica dell’area è notevole perché custodisce sia piante tipiche della macchia mediterranea sia piante non autoctone. Le prime caratterizzano il parco del Conero di cui la città dorica fa pienamente parte (ci troviamo a pochi metri da imponenti falesie cadenti a strapiombo sul mare), le seconde non sono locali, ma si sono perfettamente radicate e integrate nel suolo del promontorio.
Per molti aspetti potremmo considerare quest’area verde uno dei parchi tra i più belli della città unitamente a quelli del Cardeto, della Cittadella e del Pincio. In questo luogo il connubio tra arte e natura, storia e presente, è davvero sorprendente. Superato l’ingresso del cancello si viene subito avvolti da una atmosfera sospesa capace di proiettarci indietro nel tempo.
La villa, inoltre, ci parla del quartiere del Passetto, dei suoi abitanti, dei loro usi e dei loro costumi. Ci racconta di altri tempi andati a cui corriamo con il pensiero e con gli occhi.

Chiesa Ortodossa romena

L'apertura della chiesa Ortodossa Romena di san Dasio in occasione delle Giornate FAI d'Autunno, si pone come una occasione unica per conoscere il culto ortodosso ed immergersi in una dimensione di rito diverso, ma affine al rito cattolico. La condivisione ecumenica dei valori che uniscono tra loro i fedeli cristiani, anche di diverse chiese e comunità, in nome della Trinità viene ricordata ogni anno, dal 18 al 25 gennaio, in occasione della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” intesa come cammino di riavvicinamento tra le diverse Chiese verso la piena e visibile unità. La chiesa di san Dasio, presieduta dal sacerdote romeno ortodosso padre Ionel Barbarasa, è il punto di riferimento dei tanti fedeli ortodossi di Ancona; la parrocchia conta infatti circa 2000-2500 fedeli con incremento costante dal 2007. Da sottolineare che il 20 novembre 2016, giorno della festa di san Dasio, all'interno della chiesa è stata allestita la preziosa iconostasi, realizzata da abili artigiani romeni e appositamente trasportata, allestita e poi consacrata da P.S. Atanasio di Bogdania, vescovo vicario della diocesi d'Italia (allora archimandrita). La funzione dell'iconostasi è quella di delimitare lo spazio più sacro, detto presbiterio, a cui hanno accesso solo i religiosi (presbiteri e diaconi) e dove si celebra la messa di rito ortodosso, dallo spazio riservato ai fedeli laici che assistono alla messa. In occasione dell'allestimento della targa che identifica la chiesa ortodossa padre Ionel ha detto: «La nostra comunità è diventata una grande realtà in tutto il territorio marchigiano. Siamo felici di poter avere una targa che segnala la nostra presenza nel centro storico del capoluogo e che ricorda a tutti la figura di san Dasio, legionario romano e cristiano martire a Dorostoro, nella Mesi, l’attuale Bulgaria, le cui spoglie sono conservate da oltre mille anni nella città dorica».

Chiesa del Gesù

L'apertura della chiesa del Gesù, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2022, si pone come occasione per mostrare il monumento in tutto il suo splendore a seguito degli ultimi restauri che si sono conclusi nel 2021. Tali lavori hanno riguardato la ricollocazione delle tele (tra cui l'Assunzione di Michele Gisbel) della zona presbiteriale all'interno delle cornici marmoree (anch'esse oggetto di restauro scientifico conservativo), il restauro ligneo delle cantorie e degli stucchi e il risanamento dai danni causati dalle infiltrazioni che avevano arrecato danni alla zona del presbiterio. La chiesa del Gesù è regolarmente aperta, durante i fine settimana, dai volontari della Delegazione FAI di Ancona grazie ad un accordo stipulato con l'arcidiocesi Ancona-Osimo. In occasione delle Giornate FAI la visita sarà accompagnata dai volontari della Delegazione FAI. All'interno dello scenario della cultura cittadina la chiesa del Gesù rappresenta una tappa imprescindibile, sia per i cittadini che per i turisti, per narrare il progetto urbanistico architettonico del Vanvitelli che alla fine del XVIII sec., ha contribuito a creare un momento chiave della storia millenaria della città di Ancona.

Cimitero monumentale di Tavernelle

L’apertura del cimitero monumentale di Tavernelle di Ancona, durante le Giornate FAI di Autunno, darà la possibilità ai visitatori di scoprire l’identità di un luogo da un punto di vista che va oltre la sua mera funzione. Per la ricchezza di opere architettoniche e scultoree presenti, il cimitero di Tavernelle può essere visto come un museo a cielo aperto, all’interno del quale è racchiusa la storia anconetana degli ultimi 160 anni, segnata da personaggi e figure che si sono contraddistinti sullo sfondo delle numerose vicende politiche e sociali che si sono succedute tra il XIX e il XX secolo. Sarà un percorso alla scoperta dei costumi e della cultura che hanno caratterizzato la società “moderna” e che, ad oggi, permangono nella memoria locale.
 

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