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Quando i dolci hanno il sapore dell’inclusione: il biscottificio "Frolla"

Il “Frolla Lab” ha una doppia missione: sfornare ogni giorno un centinaio di sacchetti di biscotti, ma anche quella di veicolare un messaggio di inclusione e pari opportunità

No, non è un biscottificio come gli altri. Il “Frolla Lab” di Osimo ha una doppia missione: sfornare ogni giorno un centinaio di sacchetti di biscotti, ma anche quella di veicolare un messaggio di inclusione e di pari opportunità (GUARDA IL VIDEO). All’interno dell’attività, creata nel 2012 da Jacopo Corona e Gianluca Di Lorenzo, lavorano 17 ragazzi con diversi tipi di disabilità, distribuiti tra laboratorio, bar annesso e un secondo punto di consumo a Castelfidardo (attivo solo d’estate). A scanso di equivoci: «Noi puntiamo sulla qualità, perché siamo un’azienda che vende prodotti, non la pena dei ragazzi» specifica Jacopo. 

Per accedere al laboratorio si passa per il bar, anzi il "diversamente bar" com'è scritto sui supporti per i tovaglioli. Sulle pareti le foto dei ragazzi all'opera e le targhe dei vari riconoscimenti, oltre all'esposizione dei prodotti. Sulla targa d'ingresso si legge: "microbiscottificio". Che significa? «In realtà nulla, suonava figo» spiega Jacopo. “Frolla” è un progetto partito quando lo stesso Jacopo, da sempre attivo nel settore dell’alimentazione, aveva perso il lavoro. Insieme a Gianluca, operatore sociale, aveva un sogno: «Creare un biscotto che parlasse di indipendenza». L’idea e il crowfunding hanno portato, il 12 maggio del 2018, all’apertura del laboratorio. Un successo commerciale e sociale: con il tempo sono arrivati anche i due bar, una squadra di calcio dove gli stessi pasticceri giocano e si allenano, ma anche la collaborazione con le scuole di zona. Insieme all’alberghiero di Loreto infatti è in piedi un percorso di alternanza scuola-lavoro. E il futuro? «Lanceremo il “Frolla bus”, un furgone che porterà il nostro concetto e i nostri dolci in giro per le città». Nel periodo di pandemia i ragazzi lavorano in piccoli gruppi a rotazione. L’igienizzazione, neppure a dirlo, è continua. «L’e-commerce poi ci ha permesso di sviluppare una rete di spedizioni che ha fatto la differenza» conclude Jacopo.  

I biscotti? Li fa un campione del mondo | VIDEO

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