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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Incantò Ciaikovski e il padre delle figurine, storia e leggenda della fisarmonica

Ideata e perfezionata in un casolare, lo strumento è diventato talmente popolare da finire nelle mani di grandi musicisti. La storia della fisarmonica si perde nella leggenda

E’ stata inventata a Castelfidardo e dalla seconda metà dell’800 suona le sue note in tutto il mondo. La fisarmonica è diventata una delle icone della nostra provincia grazie a Paolo Soprani, considerato il padre di questo strumento. 

La nascita dello strumento tra storia e leggenda

Soprani costruì i primi esemplari all’età di 18 anni nel 1864, mettendo insieme alcuni oggetti recuperati qua e là. La casa colonica di famiglia, come riporta il sito “rivieradelconero”, fu il suo primo laboratorio artigianale e da là uscirono i primi esemplari venduti in fiere e mercati. Il successo fu subito enorme e le richieste, anche grazie ai pellegrini da e per la vicina Loreto, cominciarono ad arrivare anche dalle altre regioni. Quella di Soprani diventò una vera e propria fabbrica di fisarmoniche e Castelfidardo oggi sorge anche un museo dedicato allo strumento. Tuttora gli strumenti sono costruiti con (quasi) la stessa tecnica di 150 anni fa da maestri artigiani come quelli dell'azienda "Fisarmoniche aquila di Castelfidardo". Secondo una leggenda, Soprani inventò lo strumento grazie a un pellegrino austriaco che stava tornando dal santuario di Loreto. L’uomo, secondo la tradizione, alloggiò proprio nel casolare dei Soprani colpendo l’attenzione del giovane Paolo con una rudimentale scatola che portava con sé. Una sera, attorno al focolare, il pellegrino cominciò letteralmente a suonare quello strano contenitore, che per alcuni non era altro che la copia dell’ “accordéon” brevettato nel 1829 dal viennese Cyrill Demian. Soprani né avrebbe carpito i segreti del funzionamento, portando quella stramba scatolina alla ribalta internazionale. La popolarità della fisarmonica interessò infatti anche grandi musicisti che per essa hanno scritto e scrivono interessanti partiture. Petr Ilic Ciaikovski nel 1883 introduce una parte per accordeon nella Suite n. 2 in Do Maggiore. Umberto Giordano nel 1898 fa suonare la fisarmonica nel terzo atto della Fedora. Alban Berg, nel primo atto del Wozzek (1921) fa altrettanto.

Com’è fatta una fisarmonica

La cassa della fisarmonica è composta da quattro legni: mogano, faggio, noce e abete. In una parte della cassa viene installata la tastiera, nell’altra i bottoni dei bassi. Non funzionerebbe nulla di questo capolavoro tecnologico se non ci fosse il mantice, lo strumento meccanico che tramite la compressine immette l’aria che fa vibrare le corde producendo il suono. 

I modelli più famosi

Tre sono i modelli più popolari di fisarmonica, come riporta il sito del Comune di Castelfidardo: 

-la diatonica, il cui suono è diverso a seconda che il movimento del mantice sia in andata (apertura) o in ritorno (chiusura)

- la cromatica, che permette di utilizzare la gamma completa di dodici suoni (la tastiera per la mano destra di questo modello è a bottoni)

- a piano in cui la tastiera per la mano destra è simile a quella di un pianoforte con i tasti bianchi e neri.
 

Il museo

Il museo è ubicato nel piano seminterrato del palazzo comunale di Castelfidardo in suggestivi ambienti seicenteschi e recentemente ampliati. La collezione è composta da circa 350 esemplari tutti diversi tra loro, compresa la preziosa collezione Giuseppe Panini (l’indimenticato "re" delle figurine, convinto appassionato dello strumento), molti dei quali "pezzi unici" provenienti da ventidue paesi diversi. Tra le curiosità sono da citare una simpaticissima lettera di Federico Fellini, il primo disco registrato con la fisarmonica da Pietro Deiro, la partitura originale di "Adios Nonino" di Astor Piazzolla.
Con 12.000 presenze l’anno è uno dei musei minori più visitati delle Marche. 

Civico Museo Internazionale della Fisarmonica
via C. Mordini 1 - Castelfidardo AN
Telefono: +39 071780156

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