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Festa della mamma alle porte: da quando e perché si celebra la ricorrenza?

Un viaggio storico e religioso sulle origini della festa della mamma, ormai alle porte

Auguri mamma! Lo diciamo poche volte nel corso dell'anno, uno di questi sarà domenica prossima. Il 10 maggio si celebrerà la festa della mamma nonostante il distanziamento sociale imposto dalle misure anti-Coronavirus.

Origini della ricorrenza

La festa si perde negli anni addietro. A primavera, una volta l'anno, i popoli politeisti rendevano omaggiavano le divinità legate alla fertilità. Si arriva poi alla cultura ellenica, quando i greci esaltavano il valore della maternità durante le celebrazioni per la dea Rea, madre di tutti gli Dei, mentre antichi romani dedicavano una settimana intera al culto della divinità Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri. Nel 1870, la poetessa e attivista statunitense Julia Ward Howe, che era una convinta promotrice dell'abolizione della schiavitù, propose l'istituzione del 'Mother's Day for Peace', senza tuttavia riscuotere troppo successo. Nel 1908 Anna Jarvis riuscì a organizzare in diverse città il primo 'Mother’s Day', dedicandolo al ricordo di sua madre. Con il passare del tempo l'evento acquistò crescente popolarità, tanto che nel 1914 l'allora presidente degli Stati Uniti d'America Woodrow Wilson rese il 'Mother's Day' un appuntamento ufficiale da celebrare la seconda domenica di maggio. In Italia la festa della mamma prese piede a partire dagli anni Cinquanta, a partire dal 1959: per qualche anno la data cadde l'8 maggio, per poi essere spostata la seconda domenica di maggio al pari di altri Paesi, tra cui appunto Stati Uniti, Germania, Australia, Giappone, Turchia e Sudafrica.

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