Ancona aveva il suo corsaro: Giacomo Carli e il “Sans Peur”
Ancona, città di mare e come tale non poteva non annoverare tra i suoi cittadini anche dei corsari
Ancona, città di mare e come tale non poteva non annoverare tra i suoi cittadini anche dei corsari. Uno di questi è Giacomo Carli. Tra le operazioni per le quali si è segnalato in Adriatico, c’è quella dell’estate 1806. Davanti alle coste dalmate la sua nave “Sans Peur” (dal francese “Senza Paura”) avvista una preda ghiotta: uno sciabecco battente bandiera russa. Si trattava di una nave di costruzione araba, solitamente armata con una quindicina di cannoni ma usata prevalentemente come bastimento da carico.
l fruttuoso assalto è solo uno di quelli riusciti dal capitano dorico, che negli anni a venire si distinse anche in logistica, riuscendo ad assicurare alle isole Tremiti di munizioni e provviste, prima di venire affondato in quella stessa spedizione. Pirata? No, corsaro, ovvero il comandante di una nave che, in tempo di guerra e su autorizzazione di un sovrano, solca i mari a suo rischio contro navi, merci e persone del nemico.