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I borghi più belli d'Italia: La città della santa bambina, un giro a Corinaldo

Corinaldo non è solo la città della celebre “Notte delle streghe” di Halloween, bensì uno dei borghi riconosciuto tra i più belli d’Italia

Corinaldo non è solo la città della celebre “Notte delle streghe” di Halloween, bensì uno dei borghi riconosciuto tra i più belli d’Italia. La città è le sue mura. Una intatta e poderosa cinta muraria di quasi 1 km circonda e sostiene il centro storico medievale. E girovagando per i suoi vicoli vi ritroverete in mezzo alle sue più belle piazze su cui si affacciano i principali edifici religiosi, costeggerete le mura e alzerete gli occhi al cielo per vedere gli imponenti torrioni e baluardi su cui è ancora possibile salire, passerete davanti ai palazzi storici e allo storico teatro e scenderete i gradini della meravigliosa Piaggia con il pozzo. Poi non dimenticate di scoprire i tesori dipinti della Pinacoteca e quelli tessuti della Sala del Costume e a soli 4 km dal centro l’imperdibile Antico Molino Patregnani del 1200, reso visitabile e fruibile dal 2013.

Mura occidentali 

Porta Nova è l’ultimo accesso, costruito in ordine di tempo, al Castello di Corinaldo, realizzato in occasione della addizione rinascimentale (1484-1490).
La porta ed il torrione adiacente furono parzialmente interrati nel 1850 quando venne realizzato il viale di circonvallazione delle mura ed il sottostante “murello”.

Mura orientali 

Porta di Santa Maria del Mercato è un vero e proprio complesso di difesa costituito da due parti realizzate in due successive epoche. La più antica è un arco trecentesco a forma ogivale, posto a ridosso della maestosa gradinata di Via Piaggia, che presenta nei conci di imposta due epigrafi riportanti l’anno di costruzione “Hoc opus… MCCCXL” (1340) e il nome della porta “ad portas Sancte Marie”.

Mura settentrionali 

Un imponente complesso costituito da un arco di accesso al centro e di edifici che avevano la specifica funzione di ospitare l’abitazione del Bargello (capitano del popolo) ed il corpo di guardia.
È da ritenersi forse la parte più interessante delle mura in quanto conserva inalterati molti elementi di difesa tra cui la cosiddetta “bianchetta”. 

Pozzo della polenta 

Il Pozzo della polenta fu fatto costruire dal tiranno di Corinaldo Antonello Accattabriga, nella seconda metà del ‘400 per approvvigionare le abitazioni limitrofe e successivamente interrato con la ristrutturazione della scalinata nei primi anni del ‘900. Venne ricostruito nel 1980.

I luoghi di Santa Maria Goretti

Il Santuario Diocesano di Santa Maria Goretti, situato alla sommità del centro storico è facilmente individuabile per lo svettare del campanile della chiesa di Sant’Agostino sopra i tetti di Corinaldo. A sinistra dell’ingresso sono presenti le spoglie mortali di Mamma Assunta deceduta a Corinaldo nel 1954; mentre a destra quelle di Alessandro Serenelli. Nell’altare centrale in marmo bianco di Carrara, vicino ad una scultura lignea di Santa Maria Goretti è posizionata un’urna in argento contenente l’osso del braccio della Santa, braccio con il quale la Martire tentò di difendersi dal suo aggressore, Alessandro Serenelli. Ad un chilometro e mezzo dal centro storico, in contrada “Pregiagna”, è ubicata la casa natale di Santa Maria Goretti, facilmente raggiungibile anche con il pullman. La piccola abitazione contadina, strutturata su due piani, conserva al piano terra un ambiente con elementi della primitiva stalla, mentre dove era localizzata la cantina è ora presente una piccola cappella dedicata a Santa Maria Goretti. Al piano superiore si trova la sala da pranzo, con al centro il camino e altri due ambienti. A sinistra, la camera di Luigi Goretti e Assunta Carlini: è qui che il 16 ottobre 1890 nacque “Marietta”, come usavano chiamarla in famiglia. In questa stanza sono conservati mobili originali della famiglia Goretti, tra cui il letto ed il quadro a capoletto donato da Mamma Assunta.

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