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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ancona guarda Marte, calotte polari e diavoli di polvere: come ammirare il pianeta rosso

Continenti marziani, super tornado e calotta polare: Marte è pronto a mostrare il meglio di sé. Come, quando e dove guardare

Puntate un buon telescopio verso est al calare del sole e a 51 gradi sopra l’orizzonte di Ancona. Fino alla fine dell’inverno troverete Marte come non l’avete mai visto e come non lo rivedrete almeno fino al 2035. Il pianeta rosso è in opposizione, significa che è allineato con terra e sole ed è nel punto più vicino a quest’ultimo. Cosa è possibile vedere? Tutto. «In particolare la calotta polare sud, i continenti e i fenomeni atmosferici tra cui i tornado marziani» spiega Davide Ballerini, presidente dell’Associazione Marchigiana Astrofili e direttore dell’osservatorio astronomico di Pietralacroce. Il clou dell’opposizione si avrà il 13 ottobre: «Marte e Terra saranno vicine 62 milioni di chilometri, una distanza maggiore rispetto alla grande opposizione del 2003 (55 milioni di chilometri), ma adesso la posizione sull’orizzonte è più alta e quindi le condizioni per una visione sono migliori». 

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Cosa guardare 

Già da ora, all’ Osservatorio di Pietralacroce, astrofili ed esperti stanno monitorando la rotazione del pianeta: «Lo facciamo per passione e per scopi di ricerca» spiega Ballerini. A rubare l’occhio è la calotta polare sud, ben visibile nella foto scattata da Federico Casavecchia: «Ora vediamo che si sta ritirando, com’è normale che succeda per poi riformarsi d’inverno. Nelle calotte  c’è l’1/3 dell’acqua marziana- spiega Ballerini- l’altra cosa molto suggestiva sono le regioni, i continenti marziani. Ci sono aree con un colore giallo-ocra e giallo-ruggine per la presenza di ossidi di ferro, viene proprio da qui il nome “pianeta rosso”. Ci sono però anche zone più scure, chiamati “mari” ma che in realtà sono solo aree fatte di roccia con composizione diversa. In passato gli astronomi pensarono a dei canali scavati artificialmente da forme di vita intelligenti, invece quelle canalizzazioni erano il risultato di un effetto ottico». Tutto questo, spiega Ballerini, è visibile con un buon telescopio: «Serve un rifrattore da 100 millimetri e già i dettagli si vedono bene» spiega Ballerini. Con delle specifiche camere di ripresa però si possono vedere anche i “dust devils”: «Sono raffiche di 400 km/h, autentici tornado che lasciano dei segni neri sulla superficie dopo aver sollevato una grande coltre di polvere. Questo è l’unico fenomeno che esiste su Marte, perché lassù non piove. Ci possono essere delle tempeste globali, chiamate così perché si sviluppano su tutta la superficie e quando alzano la polvere non vedi nulla. Esattamente quello che ci impedì la visione due anni fa». 

All’osservatorio 

I dettagli di Marte sono anche visibili con i telescopi dell’osservatorio di Pietralacroce in via del Conero 16/A. Il centro è aperto anche ai non soci, ma solo per gruppi (max 40 persone) e tramite prenotazione al 3881457526.
 

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