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Dormire in botti o nella casa sull'albero: ok alla nuova forma di agriturismo

Approvato oggi dall’assemblea legislativa della Regione Marche, il nuovo quadro normativo che regola il settore. Esulta Coldiretti

ANCONA - Approvato oggi dall’assemblea legislativa della Regione Marche, il nuovo quadro normativo prevede importanti innovazioni che adeguano alla situazione attuale le attività di ristorazione e alloggio collaterali a quella primaria e segnano anche un punto di riferimento nazionale all’avanguardia nel settore.

«Negli ultimi anni – spiegano da Coldiretti Marche – il quadro è mutato a seguito dell’emergenza sanitaria dovuto al Covid-19 e ci si è resi conto che era tempo di una semplificazione amministrativa e burocratica che consentisse nuove opportunità alle imprese agricole, soprattutto quelle che risiedono nei territori più marginali delle Marche, per diversificare l’offerta e, nell’ambito della loro multifunzionalità, costruire una nuova rete di economia e servizi nel territorio». Un lungo lavoro di confronto tra Coldiretti e la Commissione II che ha portato ad avere più opportunità per gli oltre mille agriturismi marchigiani che, con quasi 13mila posti letto, circa 600 piazzole di sosta e oltre 18mila posti tavola, rappresentano circa il 7% del movimento turistico regionale.

«Siamo molto felici che la proposta di Coldiretti Marche per aggiornare la normativa agrituristica sia finalmente diventata legge. Un ringraziamento alla Giunta regionale, alla II Commissione e a quei consiglieri che hanno sostenuto un importante passo in avanti a favore della multifunzionalità agricola  – ha spiegato Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Questa legge rappresenta una evoluzione non solo per le aziende agricole che si occupano di accoglienza, ristorazione ed esperienzialità rurale ma per tutta la Regione Marche che potrà così migliorare la propria offerta turistica e promozionale valorizzando l'identità e la distintività del nostro territorio grazie al sapiente e colto lavoro degli imprenditori agricoli».

Le aziende agrituristiche potranno, dunque, introdurre spazi per picnic o nuove forme di alloggio esperienziale come il glamping (il campeggio glamour in strutture a 5 stelle), le case sugli alberi o l’alloggio in botti. Si supera il limite fisso dei 70 posti tavola fermo restando che la percentuale di approvvigionamento di prodotti aziendali e locali da altre aziende agricole resta fissata al 60%. Si potranno acquistare prodotti anche in regioni limitrofe per salvaguardare le continuità territoriali e tradizionali delle aree di confine. Viene previsto inoltre il servizio di asporto e di consegna a domicilio.

Le novità

Sono stati introdotti nuovi servizi e nuove attività e dove possono essere annoverate, in questo ambito, anche le nuove tipologie di strutture per l’accoglienza in spazi aperti; in particolare si fa riferimento:

  •  all’ospitalità di animali, quale ulteriore attività connessa che gli imprenditori agricoli possono esercitare; 
  •    all’attività di degustazione, dove oltre al vino possono essere oggetto di degustazione sia la birra che i distillati prodotti nella regione;
  •    alla messa a disposizione di nuovi servizi come aree utilizzabili per pic–nic o di spazi attrezzati per consentire il lavoro a distanza, servizio questo che è nato proprio dalle necessità scaturite dalla pandemia; alla possibilità di mettere a disposizione per gli ospiti strutture come le tende glamping o le case sugli alberi o, ancora, alloggi in botti quali attrezzature che possono rappresentare proprio quel turismo delle esperienze/emozioni di cui si parlava precedentemente;
  •      alla stabilizzazione, per le aziende agrituristiche che svolgono l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, del servizio di asporto o di consegna a domicilio, dopo essere stato introdotto temporaneamente causa la pandemia da COVID – 19;
  •         alla dimostrazione della conformità degli edifici destinati all’esercizio dell’attività agrituristica alle norme in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche; all’inserimento, in una logica di sistema turistico regionale, della programmazione integrata dell’attività promozionale del settore.

Semplificazione e Armonizzazione in riferimento:

  •    alla condizione per le aziende che ricadono nelle aree montagna e che offrono l’ospitalità con le piazzole di sosta di garantire il criterio della contiguità della superficie agricola utilizzata prendendo in considerazione tutti i terreni nella disponibilità dell’impresa compresi entro i confini del Comune o dei comuni ad esso limitrofi;
  •  alla flessibilità, sempre riguardo l’attività di ospitalità, di valutare il rapporto di connessione attraverso il nuovo parametro delle presenze in sostituzione dei posti letto;
  •      alla possibilità di offrire servizi alla persona quali sauna, bagni turchi, bagni a vapore, vasche con idromassaggio e simili senza avere la necessità di presentare una specifica SCIA e senza la presenza di soggetti con la qualifica professionale di estetista;
  •    alla eliminazione, in riferimento alla fornitura di attività o servizi complementari, della comparazione tra personale con contratto agricolo rispetto i dipendenti che appartengono ad altre categorie;
  •        all’introduzione delle medesime procedure che riguardano tutte le strutture di accoglienza relativamente alla pubblicità dei servizi e alla comunicazione/ aggiornamento dei prezzi da applicare;
  •  alla eliminazione, relativamente ai fabbricati, della condizione legata all’anno di edificazione mantenendo, comunque, l’obbligo di utilizzare solo fabbricati esistenti, confermando, contestualmente, che l’utilizzo degli immobili per l’attività agrituristica non ne cambia la destinazione d’uso;
  •       al ricondurre l’applicazione di sanzioni solo ed esclusivamente per il mancato rispetto degli obblighi di legge espressamente elencati.

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