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L'occhio che filtra "la luce di Dio": tra pochi giorni lo spettacolare effetto nell'abbazia marchigiana

Un occhio circolare che si trova sopra all'altare capace di filtrare la "luce di Dio", ma solo in due giorni dell'anno. Uno è alle porte.

APIRO - Un occhio circolare che si trova sopra all'altare, capace di filtrare la "luce di Dio" ma solo in due giorni dell'anno. L'accorgimento architettonico, usato in diverse strutture religiose antiche, è una delle caratteristiche che richiama visitatori nell'Abbazia di Sant'Urbano. Situata ad Apiro, l'abbazia costruita nel decimo secolo in stile romanico e gotico, ospita affreschi e una cripta a cinque navate. 

La "luce di Dio"

La peculirità sta proprio nell'apertura dalla quale, solamente in due date dell'anno e alle prime ore del mattino, entra un fascio luminoso che attraversa il buio dell'aula e colpisce un cerchio scolpito nel pilastro della navata laterale sinistra. Secondo antiche tradizioni, poggiare la nuca o la fronte sul punto in cui cade il raggio permette di ottenere la protezione divina o, semplicemente, la guarigione dal mal di testa. 

Solo in due giorni 

Il filtraggio della luce avviene solo il 25 maggio e il 19 luglio, in entrambi i casi alle 7.41. Contemporaneamente, il fenomeno avviene anche all'interno della cripta, dove un raggio di luce che entra dalla finestra presente nella navata centrale, colpisce esattamente l'unica colonna con la base circolare. 

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