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Scuola, Brignone (Possibile): «Fondi per gli istituti in zone a rischio terremoto»

La Corte dei Conti ha lanciato un allarme che dovrebbe far scattare un piano di lavoro immediato, avviando una lotta alla burocrazia che rallenta i progetti già previsti

"La messa in sicurezza delle scuole nelle zone sismiche è un colabrodo: poco più del 20% è adeguato alle normative in vigore. Una percentuale da incubo, perché dietro quel numero c'è un elevato rischio per gli studenti nelle aree che possono essere colpire da un terremoto. La Corte dei Conti ha lanciato un allarme che dovrebbe far scattare un piano di lavoro immediato, avviando una lotta alla burocrazia che rallenta i progetti già previsti. Questa è una vera priorità da affrontare". Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, in merito alla sicurezza degli edifici scolastici, rilanciando l'impegno della campagna 'Alla base la scuola'.

"Nella prossima Legge di Bilancio - aggiunge Brignone - è necessario investire i fondi necessari su questo punto. A fronte dei 4 miliardi di euro necessari, sono stati finora stanziati 600 milioni. Una cifra irrisoria rispetto alla portata degli interventi. Peraltro i lavori di messa in sicurezza avrebbero un risvolto economico prezioso nel settore edilizio. Senza sprechi, né consumi di suolo. Ma solo un'opera indirizzata alla sicurezza degli studenti".

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