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Le Pie Venerini rinascono con la cooperativa Il Picchio: «Obiettivo prima media per il prossimo anno scolastico»

Il responsabile della cooperativa Roberto Andreucci ha fissato programma e obiettivi in vista del futuro

ANCONA- In periodi di grosse trasformazioni, di pandemie, chiusure e riaperture, di incertezze per il futuro, alcuni cambiamenti rischiano di essere fraintesi o, peggio, di gettare cattiva luce su istituzioni storiche della nostra città. È quello che rischia di accadere alla Scuola Maestre Pie Venerini, da oltre duecento anni presente nel panorama didattico e culturale del capoluogo dorico, entità di riferimento per generazioni di studenti. La Scuola è aperta, viva, vivissima, più operativa che mai e fortemente proiettata alle sfide future.

«L’unica nota per così dire spiacevole – dice Roberto Andreucci, nuovo Chief Manager della cooperativa Il Picchio che ha assunto le direzione della scuola – è che le suore, ormai ridotte di numero ed avanti con l’età, non possono più da sole sobbarcarsi l’onere di gestire una scuola, organismo complesso ed articolato, ma oggi sono accompagnate da forze nuove, giovani e fortemente motivate».

Lavori di ammodernamento sono in corso ed altri sono in programma nel centralissimo fabbricato di Via Matteotti, sede storica dell’Istituto, a cui si aggiungono, semmai incrementati, i punti di forza che da sempre hanno contraddistinto l’operatività delle Maestre Pie, e cioè la flessibilità oraria in ingresso e uscita dall’istituto, la possibilità di prolungamento dell’orario pomeridiano, la ricca proposta didattica, laboratori CLIL , insegnanti di inglese madre lingua, doposcuola, corsi di informatica, disegno, fotografia, pianoforte e chitarra, ginnastica ed altri servizi che possono essere pensati ascoltando le esigenze delle famiglie iscritte alla Scuola Venerini.

«È vero- continua Andreucci- quest’anno per questioni di bilancio non abbiamo potuto garantire l’avvio della prima media, ma desideriamo che questa lacuna possa essere colmata già con l’anno scolastico 2023/24, nella speranza di poter far ripartire anche la prima classe delle medie. In questo senso siamo al lavoro per individuare le risorse necessarie pubbliche ma anche private, che potranno garantire la ripartenza anche di questo importante brand del nostro Istituto. L’esperienza maturata a Fano, dove abbiamo rilanciato l’Istituto delle Maestre Pie che rischiava di chiudere e che invece ora rappresenta il fiore all’occhiello nel panorama formativo di quel centro, ci insegna che nessun obbiettivo è precluso, se accompagnato dalla ferrea volontà di portare avanti il messaggio della fondatrice Santa Rosa Venerini». Insomma, per la Scuola di Via Matteotti, la cooperativa Rosa Venerini di ispirazione cattolica, giovane e composta da giovani entusiasti, ha già raccolto il testimone delle nostre amate suore.

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