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Maturità 2022, cosa cambia: la seconda prova sarà diversa per ogni classe

Due prove scritte, non c'è più la tesina e l'esame sarà tutto in presenza: solo per il colloquio orale è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il domicilio

Torna la vecchia maturità (più o meno). L'esame di stato torna ai tempi pre-Covid. E a sostenerlo sarà la generazione che ha vissuto in lockdown, o in quarantena, o nel timore di un contagio in classe, la terza superiore, la quarta e la quinta. Gli studenti che affronteranno le prove di giugno sono quelli che più hanno sofferto l'emergenza: due anni e mezzo del loro percorso scolastico sono stati pesantemente inficiati dalla pandemia.

Due prove scritte, non c'è più la tesina e l'esame sarà tutto in presenza: solo per il colloquio orale è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il domicilio (condizione che andrà, comunque, documentata).  Per mesi si è pensato che il ministro Bianchi non avrebbe accelerato, mantenendo anche per il 2022 l'esame con un colloquio orale con tesina. Invece ci sono le condizioni per assicurare il regolare svolgimento dell'esame di Stato, che come ogni anno coinvolgerà mezzo milione abbondante di studenti.

Prima e seconda prova: come saranno

Appuntamento il 22 giugno 2022, ore 8,30. Questo l'appuntamento per il tema di italiano, uguale per tutti a livello nazionale, con sette tracce e tre diverse tipologie: «Analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità». Il 23 giugno poi c'è la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che verterà su una sola disciplina tra quelle che hanno caratterizzato il percorso di studi (le materie saranno comunicate nelle prossime settimane). La seconda prova non sarà "nazionale", bensì predisposta dalle singole commissioni d'esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e considerando il percorso seguito dagli studenti in questi anni segnati dalla pandemia. Nessuna prova di matematica o versione di greco/latino uguale per tutti, dunque: l'esame sarà cucito addosso alle singole classi. Il secondo scritto non sarà più nazionale e c’è chi parla di rischio opacità.

Le discipline scelte (si immagina Greco o Latino al classico, Matematica o Fisica allo scientifico, come ai vecchi tempi) saranno comunicate alla fine del percorso dell’ordinanza firmata ieri: Consiglio superiore della pubblica istruzione, poi sindacati, poi Parlamento. Si può ipotizzare tra un mese secondo Repubblica. Ogni commissione d’esame deciderà quale sarà la traduzione, il problema, il disegno da sottoporre alla classe, "per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto nell’anno e tenendo conto del percorso degli studenti nelle stagioni di pandemia".  Il presidente dell'associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ricorda alla Stampa che la decisione di basare la seconda prova scritta su una sola materia tra quelle di indirizzo rappresenta "un passo indietro, perché si perde quella interdisciplinarietà che rappresentava un salto di qualità nella rilevazione delle competenze degli studenti". 

"Abbiamo tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi - sottolinea Bianchi - Per questo affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti".

Esame orale maturità 2022: cosa chiederanno

Infine l'esame orale: nessuna tesina. Si colloquierà di materiale scelto dalla commissione (sei commissari interni e un presidente esterno): un testo, un documento, un problema, un progetto che sarà sottoposto al candidato: il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di educazione civica". E poi c'è il resoconto dei progetti di alternanza scuola-lavoro.

Il voto è sempre in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito per un totale massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le due prove scritte consentiranno di ottenere fino a 40 punti, l'esame orale fino a 20. Chi arriva a 100 potrà aspirare alla lode, che sarà assegnata con deliberazione all'unanimità della singola commissione.

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