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Rinaldini, alunni ritardatari al freddo. I “cancelli chiusi” diventano un caso

La scelta del Liceo di lasciare gli studenti in ritardo fuori dai cancelli sta facendo discutere. Allertate le forze dell’ordine

Dopo le 7.55 "cancelli chiusi" e alunni al freddo, indipendentemente che siano maggiorenni o minorenni. E’ quanto starebbe accadendo al Liceo Rinaldini di Ancona. Nella fattispecie diversi studenti, che preferiscono mantenere l’anonimato, hanno raccontato di alcuni episodi legati al fatto che alunni ritardatari – anche di pochi minuti – invece di essere ammessi in classe (fino alle 8.05, da regolamento il ritardo è consentito mentre dalle 8.06 alle 9.55 va trascritto sul registro elettronico e successivamente giustificato) siano stati relegati anche con modi bruschi da parte della dirigente scolastica Angelica Baione all’esterno della scuola nonostante le condizioni climatiche rigide tipiche di febbraio. Gli stessi alunni sarebbero stati ammessi solo nell’ora successiva, alle 9.

Le scene viste nei giorni precedenti sarebbero risultate incredibili con alunni che, pur di entrare e non perdere la lezione, avrebbero tentato addirittura di passare attraverso le finestre. Allertate le forze dell’ordine, i Carabinieri in particolare, che hanno così preso atto delle segnalazioni. Gli studenti, dal canto loro, invocano il regolamento approvato il 6 aprile del 2019 con delibera n.93.

Come scritto nel regolamento infatti, al punto 3 della sezione riguardante i “doveri degli alunni”, viene espressamente riportato che “I ritardi superiori ai cinque minuti dall’inizio delle lezioni verranno annotati sul Registro di classe Elettronico e dovranno essere giustificati tramite il libretto. Gli alunni ritardatari saranno ammessi in classe entro e non oltre le 9.55, salvo casi eccezionali che devono essere adeguatamente motivati”.

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