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Benincasa, oltre dieci milioni per ricostruire l’edificio: dovrà essere pronto per il 2026

L’istituto superiore anconetano sarà demolito e poi ricostruito grazie ai fondi dell’Ue. Tempi serrati tra collaudi e burocrazia

ANCONA- L’istituto superiore Benincasa di via Marini sorgerà ex novo. Lo farà dopo la demolizione dell’attuale edificio che ospita i circa 750 studenti di “Ragioneria” (all’interno dell’istituto comprensivo Savoia-Benincasa, con 1600 iscritti totali) e la rinascita dello stesso attraverso fondi dell’Unione Europea. Il progetto della Provincia di Ancona, ammesso al finanziamento del Pnrr per l’edilizia scolastica, sarà di dieci milioni e mezzo di euro e dovrà poggiare sulla stessa volumetria e altezza già esistenti come previsto dal piano regolatore (il plesso è di 5.500 mq distribuiti su quattro livelli) secondo parametri antisismici e di efficientamento energetico.

Due i problemi da risolvere: il primo quello delle tempistiche, molto serrate. Il secondo quello della collocazione degli studenti durante le fasi del lavoro. Per quel che concerne il primo punto, il bando (il Ministero dovrà indire un concorso di progettazione e poi toccherà alla Provincia affidare l’incarico al soggetto vincitore) fissa al giugno 2023 la progettazione esecutiva, al marzo 2024 l'inizio dei lavori e al marzo 2026 il loro termine con il collaudo andrà certificato entro il giugno 2026. Quattro anni di tempo. In questo lasso bisognerà risolvere la problematica degli studenti, assolutamente prioritaria.

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