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Studiare le alghe per comprendere i cambiamenti ambientali, gli studenti volano in Cina

Prima Summer School sull'evoluzione delle alghe frutto della collaborazione tra l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Shantou (Cina)

Studiare l’evoluzione delle alghe per comprendere il funzionamento dell’ambiente. Le alghe, infatti, contribuiscono enormemente  alla mitigazione dei cambiamenti globali, grazie alla loro capacità  di consumare CO2 nella fotosintesi. Le alghe hanno anche giocato un ruolo decisivo nell’evoluzione del pianeta, che deve la presenza dell’ossigeno che respiriamo e dell’ozono che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette, proprio alla fotosintesi algale.  Questo il tema fondante su cui si sono concentrati gli studenti che hanno partecipato alla prima Summer School frutto della collaborazione tra l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Shantou (Cina) presso il campus dell’ateneo cinese. Nel settembre 2017, su stimolo del delegato del rettore alle relazioni internazionali della Politecnica, Prof. Mario Giordano, è stato fondato un centro di ricerca di eccellenza congiunto tra l’Università di Shantou (Cina) e UNIVPM per lo studio della biologia delle alghe “Joint Algal Reserach Center -  JACR”. La sede di questo centro è nel campus della Università di Shantou (STU). In un anno, il centro ha generato un grande numero di pubblicazioni e ha sostenuto numerose attività didattiche e seminariali.

Quest’anno dal 16 al 24 agosto 2018, il JACR centro di ricerche sulle alghe, ha organizzato la prima “JARC Summer School”. Lo studio delle alghe ha notevoli ricadute applicative: a titolo esemplificativo, le alghe possono essere impiegate per produrre energia, composti di interesse farmaceutico e nutraceutico, materiali di interesse industriale con processi a basso impatto ambientale, cibo per gli animali e per l’uomo, per sviluppare nuove tecnologie per il trattamento di acque inquinate e il riutilizzo delle acque reflue. Questi studi richiedono un gran numero di competenze, difficilmente rinvenibili in una sola istituzione, ma che possono essere invece trovate in un centro come il Joint Algal Reserach Center, che ha l’ambizione di agire da punto di incontro per ricercatori di diversa origine, con esperienze diverse e molteplici. L’organizzazione della summer school è stata gestita dal Prof. Mario Giordano per la parte Scientifica insieme al Prof. Du Hong e al Dr. Zuoxi Ruan quest’ultimo ha tra l’altro ottenuto il suo dottorato presso l’UNIVPM. La summer school ha avuto illustri docenti internazionali come il Prof. Arthur Grossman, del Carnegie Institution and Standford University, ma anche membro del collegio dei docenti del dottorato in Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Univpm e il Prof. Charles Delwiche, della University of Maryland, università con la quale la Politecnica ha un accordo di collaborazione.

La scuola ha visto la partecipazione di circa 50 studenti, provenienti da 12 paesi (Cina, USA, Giappone, Malesia, Indonesia, Cina, Italia, India, Pakistan, Iran, Tailandia, Brasile), 5 dei quali supportati da borse di studio pagate dall’Università di Shantou. Questa contaminazione ha consentito di sviluppare nuovi approcci  e di generare concetti innovativi che troveranno sfogo nelle attività di ricerca del centro. Molto apprezzata è stata la parte pratica del corso, che si è incentrata sull’acquisizione degli strumenti informatici necessari per l’analisi dei “big data” necessari per gli studi filogenetici e fisiologici.

La seconda edizione della JACR Summer School è già in corso di preparazione.

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